GALLIANI – Di seguito le principali dichiarazioni di Galliani ai microfoni della Gazzetta in video chat.
SULLA JUVENTUS – “Sono due anni che la Juventus è tornata ad alti livelli, l’anno scorso abbiamo lottato fino alla fine. Da 24 giornate stiamo facendo gli stessi punti dei bianconeri, io credo che il Milan non sia inferiore alla squadra di Conte. Io credo che se nella prossima stagione le due squadre ripartissero con le stesse formazioni il Milan non avrebbe 15 punti di distanza dalla Juve dopo otto giornate. Noi abbiamo pagato ilf atto di aver perso giocatori importanti la scorsa estate. Negli ultimi 5 anni, prendendo in considerazione gli stessi parametri che vengono usati per il ranking europeo, il Milan è al primo posto”.
SUL MERCATO ESTIVO E IL BILANCIO – “Il primo acquisto che faremo sarà un difensore. Abbiamo raggiunto praticamente il pareggio di bilancio: lunedì prossimo verrà approvato il bilancio del 2012 che si è chiuso con una piccolissima perdita. Il nostro obiettivo è fare altrettanto nel 2013, raggiungendo quindi nuovamente il pareggio di bilancio. Giocatori in scadenza? Di solito rispondo a tutte le domande, ma di queste cose ne parleremo solo a fine stagione. Robinho? Non voleva tornare in Brasile, ma sono al Santos perchè lui aveva tante offerte anche da altre squadre brasiliane. Io conosco bene qual è il suo pensiero e, come accade sempre al Milan, solo a fine stagione parleremo dei rinnovi perchè prima dobbiamo sapere che competizione europea faremo nella prossima stagione”.
SUL FUTURO DI ALLEGRI – “Resta sicuramente al Milan, non abbiamo mai contattato nessun allenatore. E’ naturale che ogni tecnico dipende dai risultati della squadra”.
CLASSIFICA – “Non dobbiamo guardare nè davanti nè dietro, dobbiamo cercare solo di fare più punti possibili. Nel 2013 siamo imbattuti ed è una cosa molto positiva, il merito è di tutti, dalla società, all’allenatore e ai giocatori. Purtroppo abbiamo fatto pochi punti all’inizio”.
SU BOATENG – “Allegri lo ha provato negli ultimi giorni da mezzala e lui non ha detto nulla. Non so dove giocherà domenica, ma secondo me a centrocampo gioca molto bene”.
SU GATTUSO SEEDORF E KAKA’ – “Sono ancora molto vicini alla nostra società, potranno diventare secondo me grandi allenatori. Non so poi quando torneranno al Milan e in quale ruolo. Mi piace mantenere legami con grandi giocatori come loro: ieri ho parlato con Rino e anche con Kakà che era a cena con un mio amico”.
CONFRONTO CON LE BIG D’EUROPA – “E’ difficile competere con squadre europee che fatturano anche il doppio rispetto a quelle italiane. Vent’anni fa il Milan fatturava più del Real Madrid, ora i tempi sono cambiati. In Italia ci sono settori che sono maggiormente in crisi rispetto al calcio. Purtroppo ci sono regole diverse nei vari paesi: non solo la fiscalità, ma per esempio anche la questione dei diritti televisivi. Se nessuna squadra, a parte la Juventus che ha sfruttato una condizione favorevole, ci sarà un motivo. Per competere dobbiamo fare quello che sta facendo il Milan: dobbiamo creare i top player, questa è l’unica politica possibile”.
SU SAN SIRO – “Pensiamo di rimanere a San Siro con o senza l’Inter. Abbiamo provato più volte a comprare lo stadio, ma la richiesta del Comune di Milano è stata sempre diversa della nostra. Noi sentiamo nostro lo stadio di San Siro perchè nel passato per 10 anni è stato solo del Milan, solo nel 1946 l’Inter ha iniziato a giocare a San Siro”.
SU EL SHAARAWY – “Lui e Baotelli sono molto amici, formano una grande coppia. Stephan ha solo 20 anni e quindi come tutti i ragazzi ha bisogno di tirare il fiato dopo aver giocato più di tutti. Non c’è nessun problema, sono molto uniti sia in campo che fuori. El Shaarawy sta bene fisicamente, ha dati ottimi, il problema è più che altro mentale. Non c’è nessun caso con Allegri: l’allenatore ha preferito schierare Robinho e Stephan ha accettato la decisione con grande tranquillità Non conosco la formazione di domenica, ma penso che El Shaarawy sarà titolare”.
SU BALOTELLI – “E’ stato un acquisto solo calcistico, lo dimostrano i gol e le sue prestazioni. E’ un grande patrimonio del Milan e della Nazionale italiana. Speriamo ci sia contro la Juve, quando si toglie un grande giocatore non è mai positivo. Le due giornate date a Mario per frasi ingiuriose mi sembrano esagerate. Nedved spera che ci sia? Secondo me si ricorda di quando lui ha dovuto saltare la finale di Champions del 2003 per un’ammonizione in semifinale”.
SU IBRA – “A noi è dispiaciuto cederlo, ma purtroppo il suo ingaggio non rientra nei paramentri del Milan, non so se è lo stesso per quelli della Juve. Infastidito se tornasse alla Juve? No assolutamente. Chi riporterei a Milanello tra Ibra e Thiago? Non lo dico perchè se no uno dei due mi mena… Dico solo questo: in Italia solitamente vince il campionato chi prende meno gol, non chi ne fa di più”.
La redazione di Milanlive.it