MILAN BALOTELLI – Mi ritrovo a scrivere un articolo che non avrei voluto scrivere, perché mi ero illuso che il Giudice Sportivo utilizzasse il buon senso quest’oggi nel valutare la situazione di Mario Balotelli in seguito a Fiorentina-Milan.
Invece non c’è stato niente da fare. Super Mario si è beccato le sue 3 giornate di squalifica: una perché era diffidato e due per aver rivolto un’ingiuria all’arbitro. La società rossonera ha già annunciato il ricorso.
Da quanto trapelato la famosa ingiuria sarebbe un “Ca**o guardi?” rivolto ad un giudice di linea. Una frase infelice, ma che a mio avviso non meritava minimamente di essere sanzionata con due turni di stop. Non si tratta di un’offesa o di un insulto. Il dizionario dice che l’ingiuria è un “Atto lesivo della dignità e dell’onorabilità di una persona, che costituisce reato ed è perseguibile dietro querela dell’offeso“.
Questo fa ben capire che se Balotelli si è espresso davvero con quella frase la sua squalifica ha del ridicolo.
Il ridicolo aumenta se andiamo poi a guardare che nell’elenco degli squalificati c’è anche Ezequiel Schelotto, il quale si è distinto durante Inter-Atalanta per un tentativo di rissa a fine partita. Atteggiamento da wrestler che è stato sanzionato con una sola giornata però. Perchè?
E che dire di quanto successo in tribuna a Firenze domenica nei confronti di Adriano Galliani e dei cori razzisti rivolti allo stesso Balotelli durante la partita? Solo una multa per la Fiorentina.
Tornando un pò indietro non si può dimenticare l’intervento criminale di Esteban Cambiasso su Sebastian Giovinco in Inter-Juventus. Tanti si aspettavano la stangata. Invece è arrivato un solo turno di stop per l’argentino. Perché?
E in generale non si può scordare tutti quei giocatori che spesso si rivolgono duramente ad arbitri e guardalinee facendola franca. O si usa lo stesso metro di giudizio per tutti oppure per nessuno.
Mario Balotelli non è un santo, ma in questa occasione è stato punito ingiustamente da una (in)giustizia sportiva italiana che non si dimostra in grado di valutare correttamente i diversi episodi sui quali deve poi prendere una decisione. C’è una giustizia (o ingiustizia) di serie A e una di serie B che varia a seconda dei giocatori e a volte a seconda dei club.
Infine volevo rivolgere un ultimo pensiero a Paolo Bonolis che ieri si è prodigato a parlare di un presunto complotto a favore del Milan per consentire al club rossonero di accedere alla prossima Champions League.
Dopo i fatti di Firenze e le sentenze odierne della giustizia sportiva gli auguro che rivedere un pò il suo pensiero. Balotelli salterà partite importanti in una fase delicata della stagione come quella contro il Napoli (per colpa sua in questo caso), quella contro la Juventus e infine quella contro il Catania.
Non sono uno a cui piace parlare di complotti, ma se fossi malpensante e mi chiamassi Paolo Bonolis inizierei a credere che c’è del marcio sotto. Ma non lo sono…
Matteo Bellan – www.milanlive.it