MILAN CORI RAZZISTI AMBROSINI BOATENG / “È importante dare un segnale di non tolleranza verso questi episodi, la decisione di interrompere la partita è stato un gesto spontaneo e istintivo“. Si è espresso così il calciatore del Milan Massimo Ambrosini, testimone nel processo ai sei presunti autori dei cori razzisti durante l’amichevole dei rossoneri con la Pro Patria a Busto Arsizio. Ha reso una breve testimonianza anche Niang, una delle vittime degli insulti, raccontando di “essere stato offeso per il colore della pelle“. “La decisione di interrompere la partita È stata condivisa da tutti – ha proseguito Ambrosini -, il fastidio dei giocatori di colore era importante e abbiamo deciso di dare un segnale di un certo tipo per far sì che questi episodi non accadano più. Non so se è opportuno parlare di intenti razzisti, perché a volte un ragazzo si lascia trascinare e fa queste cose solo per scherno – ha sottolineato – di sicuro i giocatori di colore venivano presi in giro”.
Fabio Alberti – www.milanlive.it