MILAN-BARCELLONA MASSARO / Lui di Milan-Barcellona se ne intende e ne ha parlato anche ad As. Daniele Massaro, dopo aver battuto Cruijff non da per spacciato il Milan in questi quarti di Champions, anche contro la squadra più forte del mondo: “Milan-Barça sarà una sfida spettacolare. In questo periodo il Milan sta giocando bene e anche se si troverà di fronte la squadra più forte del mondo, nel calcio si può sempre vincere. Certo, sarei più tranquillo se non giocassero i tre fenomeni Xavi, Iniesta e Messi“.
Parlando del nuovo Milan giovane Massaro dice: “La situazione economica attuale è diversa da quella dei miei tempi. Ora il Milan deve lavorare pensando al futuro, anche se si deve soffrire un po’. Oggi un top player preferisce l’Inghilterra o la Spagna. Spariamo con Balotelli di raggiungere la qualificazione alla Champions“.
Amarcord: “Mi piacerebbe ci fosse un altro Milan di Sacchi, ma sarà molto difficile. Contro il Barça di Guardiola? Sarebbe stata una bella partita che sarebbe finita in parità. Il nostro Milan faceva grande pressing, era molto ordinato, molto tecnico e aveva giocatori che facevano la differenza. Il Barcellona ha quattro giocatori incredibili, non come nel ’94 quando si disse che fu la finale del secolo. La partita del secolo sarebbe quel Milan contro il Barcellona di Messi. A quella partita mancavano Baresi e Costacurta. La settimana prima si disse che il Barcellona doveva solo scegliere dove posare con la Coppa. Ricordo che prima della partita andai da Cruijff, il mio idolo da bambino, per chiedergli un autografo. Ancora la conservo. Poi facemmo una partita incredibile, 2-0 alla fine del primo tempo, 4-0 alla fine. La partita perfetta. E il Barcellona in quel momento era la squadra più forte d’Europa. Koeman, Zubizarreta, Romario, Guardiola, Stoichkov, del quale ho la maglietta di quella finale. Il 1994 fu un anno incredibile per me. Scudetto, Champions e finale di Coppa del Mondo. Ho fatto un gol fondamentale contro l’Inter e due gol nella finale con il Barça. Furono le due partite più speciali della mia carriera. Purtroppo quel Brasile era inavvicinabile, eppure rischiammo di vincere. Ricordo occasioni per Baggio e me a due minuti dalla fine. E poi abbiam perso ai rigori“.
Sacchi, Capello, Galliani, Van Basten, Baresi, Maldini: “Sacchi fu il più grande professore di calcio. Capello era intelligente e continuò sulla sua strada senza grandi cambiamenti. Fu la sua grande virtù. Anche se dovette fare a meno degli olandesi il club li rimpiazzò con giocatori di livello simile. Non del livello di Van Basten, lui era unico. Ma quando Galliani ha margine di manovra è il migliore. Credo che Marco fosse il più grande del mondo. Credo fosse allo stesso livello di Maradona. Si è ritirato a 28 anni e per questo non è considerato fra i più grandi. Dopo di lui ci sono Baresi e Maldini, in questo ordine. Con il massimo rispetto, mi sembra incredibile che né Maldini e né Baresi abbiano vinto il Pallone d’Oro, mentre Sammer e Cannavaro sì“.
Fabio Alberti – www.milanlive.it