Milan News Mercato-Ilveromilanista.it ha intervistato Luca Serafini, noto giornalista Mediaset e tifoso rossonero. Con lui si è parlato dei nomi più caldi del mercato rossonero:
Serafini, secondo lei Kakà sarebbe un acquisto importante o rischia di trasformarsi in un flop come nel caso del ritorno di Shevchenko?
“E’ una situazione molto diversa: Sheva, al suo ritorno, ha trovato una squadra molto competitiva che non aveva bisogno di lui; Kakà invece tornerebbe in una squadra che ha bisogno di qualcuno o di qualcosa che gli dia una mano”.
E Beckham? Cosa potrebbe dare al Milan?
“Beckham è un giocatore di grande classe. Al Milan manca un po’ di fantasia e un po’ di classe, manca qualcuno che illumini il gioco con una punizione, un corner o un semplice lancio. Non so quale sia la sua attuale autonomia, ma ho conosciuto Beckham come un professionista di una serietà esemplare e straordinaria, aldilà del personaggio. Essendo uno che non ha più bisogno di muoversi per soldi, credo abbia ancora qualcosa da dare”.
Mario Balotelli è l’attaccante giusto per i rossoneri?
“Per caratteristiche tecniche sì. Il problema è che il suo rendimento è sceso molto, mentre sono aumentati gli infortuni, anche se non gravi, e le sue assenze. Fino a quando Balotelli non si darà una regolata non potrà essere un giocatore ideale: per le potenzialità che ha, sarebbe un giocatore ideale, eccome!”.
Pensando alla nuova politica societaria impostata sui giovani, parlare di Beckham e Kakà sembra quasi un controsenso. Quali sono le vere intenzioni societarie?
“Il Milan ha favorito la maturazione di El Sharaawy e De Sciglio e si è assicurato Saponara. Beckham e Kakà, in pratica, sono loro ad essersi proposti. Peraltro, come dicono gli operatori di mercato, è quasi più semplice ottenere in prestito giocatori come Kakà piuttosto che andare a trattare il cartellino di Lodi. Di fronte a questi meccanismi, è normale che la società si fermi a riflettere su quale soluzione prendere”.