MILAN ALLEGRI – “El Shaarawy e Robinho insieme? Possono giocare insieme, ma abbiamo bisogno di equilibrio. Attraverso questo e l’ordine la squadra acquista sicurezza. Con la Samp abbiamo fatto una gara buona sotto il punto di vista difensivo. A Genova, pur non creando molto, la squadra ha fatto bene e si poteva vincere. El Shaarawy ha fatto bene, predilege giocare a sinistra. Pazzini preferisce giocare come punta là davanti, Bojan avrebbe bisogno di giocare con il Pazzo: quando entra fa sicuramente meglio. Niang può giocare da esterno. Monto può fare la mezz’ala, in modo diverso da come fa Nocerino. Fa una buona fase di interdizione. Boa? Per due anni ha giocato come trequartista atipico. Lui nasce mezz’ala. Secondo me ha uno strapotere fisico, può giocare anche nei quattro come a Siena. Da mezz’ala deve trovare i tempi, in quella posizione sfrutta meglio le sue caratteristiche. Poi in fase offensiva è libero di andare. Le caratteristiche dei giocaori sono queste, poi dipende dalla partita. Io credo che chi viene in panchina è più determinante di chi entra in campo. Ora la gente, che entra a 20 minuti dalla fine nello stadio, vede un match dove succede di tutto. Muntari? Ha bisogno di giocare partite, giovedì tra l’altro faremo un’altra amichevole. Sono abbastanza realista: quando si rientra da questi infortuni ci vuole pazienza e aspettare il momento giusto. Col Bologna dovremo fare una partita giusta sotto il punto di vista tecnica e intensità. Diamanti è un giocatore importante ed è cresciuto molto, si sta esprimendo secondo le sue qualità. La settimana è andata bene. Dobbiamo riprendere l’abitudine di avere una partita a settimana fino a quella col Barcellona. Così potremo lavorare su situazioni singole e di squadre. Giocare una volta a settimana è difficile per una squadra che è abituata a farlo ogni tre giorni. Il mercato non ci deve distrarre, è normale che sia così anche per i giocatori che ci sono nello spogliatoio. Questi son sempre periodi in cui l’attenzione si rischia di perderla. Kakà è un campione, sarei contento di averlo a disposizione. Bisogna rendersi conto però che la squadra è cambiata, non è più quello di due anni fa. Io sono contento di essere l’allenatore del Milan, sapevo che sarebbe stato un anno difficile ed era necessario ricostruire”. Così Allegri ai microfoni di Milan Channel prima della consueta conferenza stampa.
La redazione di Milanlive.it