EDITORIALE MILAN PROGETTO – Quante volte il famoso ‘progetto giovani’, tanto sbandierato dalla società rossonera, è stato deriso negli ultimi mesi? “Una bufala raccontata per giustificare le cessioni illustri”, più o meno la definizione ricorrente è stata questa. Il Milan vende i pezzi pregiati, incassa suon di milioni, scarica i senatori, abbatte il monte ingaggi e… non compra nessun campione degno di menzione? Disastro, cataclisma, la fine di un’era, Serie B alle porte.
L’avvicinarsi del famigerato 21 dicembre dei Maya ha invece sorprendentemente annullato tutti i messaggi apocalittici legati al buon vecchio Milan. Si vince, ci si rimette in carreggiata e lo si fa proprio con loro, i giovani, quelli del progetto, quelli che prima sembravano non esserci e che invece oggi vengono unanimemente incensati. La coppia terribile classe ‘ 92 trascina la formazione di Allegri; non solo El Shaarawy: il campioncino italo-egiziano ha conquistato tutti con gol e prestazioni, superando tutte le più rosee aspettative e diventando in pochi mesi il leader del Diavolo, Mattia De Sciglio gli va a ruota. Il terzino è oggi un imprescindibile per Allegri, che può schierarlo con grandi risultati sia a destra che a sinistra, tanta personalità e ottima qualità. Oltre a loro un altro sbarbato chiede spazio: quel Niang che ad inizio stagione era paragonato a Balotelli più per le bravate che per i colpi, sta iniziando a mettere in mostra il suo valore, un ’94 già a segno in Coppa Italia e sempre più stimato dall’ambiente. Niente male.
Non basta? Non va sottovalutata la presenza tra gli allievi di Hachim Mastour, fantasista classe ’98 che non smette di strabiliare gli addetti ai lavori. Chi lo ha ammirato dal vivo giura che “un 14enne così forte non si era mai visto”. Presto per considerarlo un arma per il Milan dei grandi, ma anche questo ‘fa progetto’.
E ora gli investimenti: la finestra di mercato invernale sarà un’occasione da non perdere per dare una dimostrazione di grande competenza accaparrandosi qualche under 23 di valore, soprattutto a centrocampo, reparto che ha bisogno di innesti di qualità come fossero ossigeno. Senza però svenarsi, d’altra parte noi ‘i top player ce li costruiamo in casa’…
Mirko Correggioli Twitter: Kikko_Corre