MILAN FLAMINI GALLIANI – Mathieu Flamini non sta trovando spazio nel Milan in questa stagione e si fanno sempre più insistenti le voci di un suo addio già a gennaio. Ricordiamo comunque che il centrocampista francese ha un contratto in scadenza a giugno 2013 e quindi i rossoneri non possono sperare di racimolare molti soldi con la sua cessione anticipata.
Venendo a quella che è stata la carriera di Flamini al Milan, ci viene automatico dire che le aspettative sono state ampiamente deluse.
Quando nel 2008-2009 arrivò a Milano a parametro zero proveniente dall’Arsenal, tutti si aspettavano grandi cose da colui che era il partner di Cesc Fabregas nel centrocampo dei Gunners. Adriano Galliani pur di strapparlo alla concorrenza si era spinto a garantirgli uno stipendio di 4.5 milioni di euro netti, che lordi diventano circa 9.
Un risparmio sul cartellino, senza dubbio, ma un ingaggio che assolutamente il giocatore ha dimostrato di non meritare viste le sue performance in rossonero. L’unica stagione che possiamo giudicare complessivamente positiva è stata quella 2010-2011 in cui è arrivato lo Scudetto e lui ha segnato un importante goal a San Siro contro il Bologna.
Prigioniero del suo ingaggio, il Milan non è riuscito mai a cederlo e il bilancio, tanto caro alla società rossonera, ne ha indubbiamente risentito.
Ha poi stupito molti il fatto che Flamini, nonostante il suo contratto scadesse il 30 giugno 2012, abbia rinnovato per un’altra stagione con i rossoneri. Anche se a cifre ribassate. Si parla di circa 1.5 milioni netti.
Ora siamo a novembre e il mediano 28enne originario di Marsiglia ha collezionato solo 4 presenze tra campionato e Champions League, segnale che il tecnico Massimiliano Allegri non ripone fiducia in lui.
Per questo motivo appare ormai scontato il divorzio a gennaio, con Amburgo e Marsiglia pronte ad accoglierlo.
Galliani dovrà fare un mea culpa per questo acquisto sbagliato e i soldi sprecati per il suo stipendio.