EDITORIALE MILAN SECONDI TEMPI – Nove punti in sei partite: questo lo score rossonero nelle ultime sei uscite ufficiali tra campionato e Champions League. Due vittorie, tre pareggi e una sconfitta, un ruolino di marcia da formazione di media fascia, in miglioramento se confrontato con il primo scorcio di stagione, ancora insufficiente se ti chiami Milan.
Per comprendere il momento è però necessario andare oltre, analizzando come questi risultati sono maturati. Si scopre allora che la formazione di Allegri è in grandissima difficoltà nei primi tempi: addirittura quattro volte su sei rientra negli spogliatoi per l’intervallo in svantaggio. L’approccio alla gara è quindi il tasto dolente. Si soffre da subito, non si prendono le misure all’avversario e si va sotto. Problema tattico? In parte sì, spesso i cambi sono stati determinanti. E’ naturale domandarsi allora se, come l’allenatore va sostenendo da tempo, certe scelte sono necessarie per dare la sferzata alla gara al momento giusto o se, almeno in alcune occasioni (a nostro avviso Palermo su tutte), si è letta male la gara ed è stato poi necessario correggere gli errori in corsa. Non solo il mister sul banco degli imputati: partire male è sintomo di scarsa personalità, non si ringhia più dal primo minuto, manca mordente. E qui torniamo alla rivoluzione estiva, all’addio dei tanto rimpianti senatori, uomini in grado di caricare e spronare i compagni, in campo come nello spogliatoio.
Ovvio che i dati possono essere interpretati anche diversamente e, se decidiamo di farlo, ci accorgiamo con un certo stupore che il Milan formato ripresa è una macchina da guerra. Prendendo in esame lo stesso campione, contiamo ben cinque riprese vinte e una pareggiata, con nove reti realizzate e soltanto due incassate. Dopo il proverbiale thè caldo alla Caressa la squadra si risveglia e si butta alla disperata ricerca delle rimonta; se la personalità manca il cuore non difetta. L’emblema è il 2-2 di sabato a Napoli, che ci si augura possa rappresentare la tanto sospirata svolta stagionale.
Avanti allora con Anderlecht e Juventus, con la speranza di poter assistere a quattro secondi tempi…
Mirko Correggioli – Milanlive.it