Pato ed El Shaarawy decisivi per la risalita del Milan. Ecco perché…

MILAN PATO EL SHAARAWY – La stagione del Milan fino a qui non è stata certamente esaltante. La squadra si è dovuta aggrappare al talento di Stephan El Shaarawy. E’ stato infatti il 20enne italo-egiziano a trascinare con le sue reti i rossoneri. Ciò non è comunque bastato ad evitare le 6 sconfitte sino a qui subite dai ragazzi di Allegri.
Non è realistico che un ragazzo che ha appena compiuto 20anni si sobbarchi per tutta la stagione il peso e le responsabilità di trainare una squadra. El Shaarawy sta avendo un rendimento che va aldilà di ogni rosea aspettativa, ma non basta. Essendo un ragazzo giovane è probabile (e normale) che avrà anche lui, come capita a quasi tutti, un periodo di calo e dunque il Milan dovrà trovare delle contromisure.
Ecco che entra in gioco il rientrato Pato. Il brasiliano sembra aver ritrovato la serenità mentale e una buona tenuta fisica. Ovviamente serviranno ancora delle partite per vederlo al top della forma, ma credo che già da domani sera a Palermo possa far intravedere dei progressi significativi.
Un giocatore con il talento di Pato è fondamentale in questo Milan. Non scordiamoci le sue tante reti realizzate nel periodo in cui i problemi fisici non rappresentavano un problema così ricorrente. E non dimentichiamoci neppure che in questa squadra con poca qualità in generale, lui rappresenta uno dei pochi elementi in grado di spostare gli equilibri e fare la differenza.
Lui ed El Shaarawy devono trovare l’intesa migliore e a quel punto a beneficiarne saranno anche i compagni.
Questo gruppo ha bisogno di fiducia e di morale per riuscire ad esprimersi al meglio. I goal del Faraone ,per quanto importanti sino ad ora, non bastano. Serve adesso anche l’apporto di Pato, sia in termini di goal che di aiuto alla squadra.
Con due tenori che funzionano adeguatamente, pure il resto del coro psicologicamente potrebbe reagire positivamente e tradurre il tutto in prestazioni sul campo migliori di quelle passate. Potremmo assistere ad un Milan diverso. Fermo restando che l’allenatore e ciascuno giocatore devono metterci sempre il massimo impegno.

Matteo Bellan – www.milanlive.it

 

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