MILAN DE JONG – «Non è necessario. Contano più fatti e cioè le qualità che dimostri sul campo. Io sono un vincente e voglio sempre vincere. E’ una questione di mentalità e non di parole, anche se a me capita di parlare spesso in campo. Ma sono concetti semplici, chiari, perché il linguaggio del calcio è universale. Per il resto io credo che le cose sia sufficiente dirle una o due volte. Poi basta. Questa è una squadra molto giovane. Inoltre, diversi giocatori l’anno scorso sedevano in panchina e ora sono diventati titolari. Non è mai facile cambiare le proprie prospettive in una squadra come il Milan. Abbiamo perso con Sampdoria e Atalanta, ma con tutto il rispetto, dal punto di vista della qualità, non siamo certo inferiori. Loro semmai avevano in più l’esperienza, nel senso dell’abitudine a giocare assieme. E’ fondamentale per migliorare. Non a caso, adesso stiamo facendo passi avanti partita dopo partita. Le voci su Allegri hanno dato fastidio allo spogliatoio? E’ sempre così, dappertutto. All’Ajax ho avuto quattro allenatori, al City si parlava in continuazione di un nuovo tecnico. E i giornali hanno tutto l’interesse ad alimentare certe voci. Ma alla fine conta ciò che dice chi sta al piano di sopra (la dirigenza, ndr). E se loro dicono che Allegri è il nostro allenatore, Allegri è il nostro allenatore e noi siamo con lui. Solo Berlusconi e Galliani possono stabilire se non è più adatto. La verità è che le cose si dimenticano troppo in fretta. Allegri è arrivato e subito ha vinto. Invece, bastano un paio di partite storte e si finisce in discussione. Sono andati via giocatori importanti, come Ibrahimovic e Thiago Silva, ma anche altri che hanno fatto la storia di questo club. C’è molta meno qualità e ci sono diversi giovani, ma io vedo comunque un grande potenziale. L’importante è che tutti abbiano in testa l’obiettivo di riportare il Milan sui livelli a cui è abituato. E’ difficile perché non ci sono più i campioni di un tempo, ma se si ragiona come una squadra, sacrificandosi l’uno per l’altro, allora l’obiettivo non è impossibile. Il traguardo è uno dei primi tre posti e quindi la qualificazione alla Champions, ma non sarà semplice. Ci sono tante buone squadre che hanno lo stesso tipo di ambizione e in classifica abbiamo già accumulato del ritardo». Così ha parlato ai microfoni de Il Corriere dello Sport, il centrocampista del Milan, De Jong.
La redazione di Milanlive.it