Udinese-Milan, è la sfida della verità: Allegri al bivio, manterrà il suo posto dopo le 17 di domani?

UDINESE MILAN – La scarsa vena degli attaccanti, fin qui solo Pazzini é andato a rete, le trame di gioco che non si vedono e la noia di una squadra che alla fine del primo tempo, nelle prime 4 partite stagionali non ha praticamente concluso in porta. Fin qui il Milan visto fin’ora. Cambiare atteggiamento all’ingresso in campo, sembra essere la prima cosa su cui lavorare, in vista della pericolosissima trasferta di domani a Udine. L’avversario, mai facile, per i colori rossoneri, non dá tranquillitá ai tifosi Milanisti. L’Udinese, ritroverá dal primo minuto, quel Totó Di Natale, che giovedí ha ridato fiducia ad una squadra,che non se la passa tanto meglio degli uomini di Allegri. Eccoci finalmente al bivio, domani sará la gara veritá, e gli addetti ai lavori non vedono l’ora che sia domenica sera per poter distruggere la fortissima autostima di Allegri, pubblicando di tutto sulla sua incapacitá da allenatore. Io personalmente, giudico finora l’operato del tecnico Toscano, molto insufficiente, soprattutto se penso che le sue doti, siano superiori alla maggior parte dei tecnici che tutt’ora siedono nella panchine di serie A. Vuoi la solita partenza a rilento delle sue squadre, vuoi la cessione dei big quest’estate, e la tourné estiva negli USA, da evitare proprio a causa della mancata conferma di quei fuoriclasse che anche nei momenti difficili riuscivano a mascherare i problemi che via via si creavano. L’ho ribadito in piú di un’occasione, Allegri ha colpe, ma meno di una societá che lo ha buttato allo sbaraglio, senza una squadra capace di dare risposte immediate. Il gioco del tecnico Livornese, ha bisogno di essere assimilato dai nuovi, e a dirla tutta anche dai vecchi rimasti, perché in questi ultimi 2 anni, il mister non lo ha potuto esprimere causa la presenza di Ibrahimovic che necessitava di un’altro tipo di giocate. I lanci lunghi, e ora ci penso io, che si sono visti fino alla metá di maggio, non sono e non possono essere piú un’alternativa, che poi é diventato il credo calcistico dei rossoneri. Ibracadabra non c’é piú, ora Allegri deve riproporre quelle trame che l’hanno portato ad una panchina cosí prestigiosa. Ha la capacitá, e la grinta da “toscanaccio”, che gli permetteranno di lavorare al SUO calcio, quello che non abbiamo potuto vedere alla guida del Milan Sará capace peró, di farlo giá domani? Questo non lo sappiamo, come non sappiamo se il Cavaliere nel caso contrario, riuscirá a pazientare ancora, perché c’é anche (nonostante la smentita da via Turati) l’episodio Inzaghi. Le sue parole lette su La Stampa, non lo lasciano intendere, ma le alternativé disponibili a tutt’oggi non sembrano essere migliori del buon Max. Galliani ha ribadito la sua fiducia al tecnico, ma tutti sappiamo che le parole dell’Amministratore delegato rossonero, spesso portano a vicende differenti. Ora non ci resta che aspettare, domani pomeriggio intorno alle 17:00 ne sapremo di piú, di certo c’é che se non si dovesse vincere, difficilmente Allegri manterrá il suo posto, se invece dovesse farcela dipenderá da come la vittoria sará portata a casa. Di sicuro, in via Turati ci si aspetta una squadra che domini il campo, e non sará facile a Udine. Aspettiamo domani allora…

Gian Mario Casu – Milanlive.it

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