Milan, il tifoso speciale Giuliano Palma: Non mi perdo un partita dei rossoneri!

Milan News Giuliano Palma- Il cantante Giuliano Palma, attualmente alla ribalta grazie a PES, ha rilasciato un’intervista in esclusiva a Calciomercato.com:

Partiamo da PES. Com’è nata l’idea?
‘Con i Club Dogo ci si incrociava già da anni: stessa casa discografica, stessa scuderia artistica. Spesso ci si ritrovava a parlare di cani, che è un’altra passione che ci accomuna, oltre a quella per il calcio e per la playstation. Quando hanno composto questo brano gli serviva una voce per il ritornello, e hanno subito pensato a me: è nata un’alchimia magica. Avevamo capito il potenziale di PES, ma non ci aspettavamo che diventasse un tormentone così diffuso’.

Mi pare di capire quindi che c’è molto di autobiografico in questo brano…
‘Decisamente. La strofa che ho cantato io, poi, è una scena tipica della ballotta che si riunisce attorno a un divano e a un tavolino per cazzeggiare: la telefonata della fidanzata che ti costringe a mettere in pausa e a rispondere Baby scusa adesso no… Mi è successo parecchie volte’.

A parte il calcio virtuale, come te la cavi con gli scarpini ai piedi?
‘Il lunedì sera l’appuntamento con il calcetto ormai è fisso, da qualche anno a questa parte. Ho giocato anche a undici, da centrocampista: ho piedi buoni e corro parecchio. Una delle cose belle di questo mestiere è che a volte c’è la possibilità di confrontarsi con giocatori veri, magari durante qualche partita di beneficenza. Io ad esempio giocavo con la Dinamo Rock, di cui il vero perno era Ligabue, e spesso affrontavamo selezioni di ex e non solo. Per un malato di calcio come me, è un sogno ad occhi aperti condividere lo stesso spogliatoio con gente che magari ha segnato caterve di gol in serie A. Scoprire i loro trucchi del mestiere, le piccole sfumature che non si colgono allo stadio o in televisione, anche semplicemente ricevere il pallone dai loro piedi, è meraviglioso’.

Con il Club Dogo condividi anche il tifo per il Milan. Quest’anno, dopo le cessioni eccellenti dell’estate, si ha l’impressione che sarà un po’ più dura per i rossoneri…
‘Dipende. Nel campionato scorso Ibrahimovic è mancato per un bel po’ di giornate, in una fase anche delicata del campionato, e abbiamo giocato forse addirittura meglio. Lui è un alieno, per carità, non finirò mai di ammirarlo e di ringraziarlo, ma è un giocatore che catalizza troppo il gioco su di sé: senza di lui forse riusciremo ad avere un combo, una squadra più unita che possa giocare bene a calcio grazie alle direttive di Allegri, che a Cagliari a dimostrato di essere un grande allenatore. Qualcuno dice: ok, ma poi in Champions ti trovi ad affrontare un Manchester City della situazione, e cosa fai? Beh, io dico che se si è imparato a correre tutti e undici, come in un certo tipo di calcio si dovrebbe fare, alla mancanza di talento puoi sopperire’.

Non sei d’accordo, quindi, con quei tifosi che hanno chiesto il rimborso dell’abbonamento?
‘L’abbonamento si fa perché si è tifosi del Milan, non per i calciatori che ci sono. E poi quest’anno non è solo il Milan che ha smobilitato, ad esempio la Juve alla fine ha preso Bendtner invece che il famoso top player che ci si aspettava, quindi si rosica un po’ di meno perché ci si rende conto che tutto il campionato italiano, in generale, è sceso di livello’.

La recessione si fa sentire eccome, ahimé…
‘Il nostro era il campionato più bello del mondo, ma credo che per qualche anno ci dovremo accontentare. Oggi succede che arriva uno sceicco, prende un club che non ha neanche una grande tradizione come il Paris Saint-Germain, e lo riempie con un mucchio di star, con le quali poi non è detto sia così immediato vincere, ma questo è un altro discorso… Va detto che questa situazione può avere i suoi vantaggi: magari daremo più spazio ai giocatori italiani. L’altra sera guardando la partita della Nazionale ho avuto modo di apprezzare molto, ad esempio, un ragazzo come Insigne’.

I tuoi tour sono lunghissimi, sei sempre in giro per l’Italia. Riesci comunque a trovare il tempo per seguire il Milan?
‘Devo dire che la domenica, durante il campionato, difficilmente sono in concerto, e quindi me lo godo in tv. Ma in casi di necessità per fortuna oggi come oggi, tra smartphone e tablet, ci si riesce a tenere ugualmente aggiornati. Allo stadio in genere vado poco, ma quest’anno proprio con Jake La Furia dei Club Dogo ci siamo ripromessi di seguire insieme la stagione del Milan a San Siro. Del resto c’è Gianluca Galliani (presidente di Rock Tv e figlio del più noto Adriano, ndr) che mi invita sempre in tribuna… non posso continuare a dargli buca’.

In musica ti definisci molto esterofilo. Guardi anche il calcio di altri Paesi?
‘Da bambino per me il riferimento era l’Ajax: io sono del ’65, quindi Cruijff l’ho intravisto, e per me era il top. Ora non ho una squadra preferita per definizione, dipende dal momento. Il Bayern di oggi ad esempio mi fa impazzire perché ha la base della Nazionale tedesca, che agli Europei mi è piaciuta molto. Il calcio inglese, poi, è un mondo a parte. Andai a vedere un Chelsea-Sunderland, finito 6-2, con Di Matteo e Zola in campo: ci fece avere i biglietti Vialli tramite conoscenze in comune. Vederla lì allo stadio fu fantastico. Non saprei scegliere, invece, tra Barça e Real: certo, i blancos hanno preso Ozil e Modric, due giocatori che mi piacciono tantissimo…’.

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