MILAN PERIN GENOA- Mattina Perin, intervistato da “Adesso”, ha parlato del proprio futuro: “Il Mondiale è un sogno e voglio giocarmi le mie stelle fino all’ultimo. L’ultima convocazione mi ha dato qualche speranza in più anche se piccola. Giocare un Mondiale è il primo pensiero di qualsiasi ragazzo che comincia a giocare a pallone. Più che uno scudetto o una Champions League. Vincere un Mondiale significa vincere per il tuo Paese, si danno soddisfazioni ad un intera popolazione di tifosi non solo ad una parte. Ma, se la chiamata di Prandelli per il Brasile alla fine non dovesse arrivare non mollerò proprio adesso, anche se ci rimarrò male. Continuerò a lavorare per migliorarmi ancora e farmi trovare pronto per l’Europeo. Lo considerò come un appuntamento rinviato. I paragoni con Buffon? Le prime volte ci pensavo, che responsabilità. Poi ho capito che questo marchio di nuovo Buffon lo danno un pò a tutti i giovani portieri. Così poi non ci credi più, pensi solo a parare. Intanto come Gigi non ce ne saranno più. Il salto in una grande come il Milan? A questa domanda mi viene sempre l’ansia di rispondere… Sogno anch’io di vincere la Champions League. Ma adesso quella rossoblù è l’unica maglia con cui mi vedo addosso. Poi il futuro nessuno lo conosce. Le emozioni della Nord non me le ha date ancora nessuno. E se oggi mi dicessero che devo giocare tutta la vita nel Genoa io dico di si”.
La Redazione di Milanlive.it