CALCIOMERCATO MILAN KAKA’ REAL MADRID / Nuovo stop sulla strada che riporta Kakà al Milan. In queste ore c’è stato un nuovo contatto tra i vertici del Real Madrid e quelli rossoneri. A Madrid si stanno preparando ad accogliere il croato Modric e si sono affrettati a vagliare con il club di via Turati la fattibilità del cambio di maglia del brasiliano. Ma le telefonate delle ultime ore, con relativi scambi di email, non hanno portato a risultati soddisfacenti. Il Milan, infatti, è fermo alla sua proposta di un prestito con diritto di riscatto, ma il Real s’è detto indisponibile a questa soluzione. E non solo un problema di bilancio, l’impedimento maggiore è di natura fiscale. In caso di cessione temporanea, infatti, Kakà perderebbe i benefici della tassazione al 24% (la cosiddetta legge Beckham). Così Florentino preferisce concedere un forte sconto sul cartellino, magari scendendo a 8 milioni.
LEGGI ANCHE
Calciomercato Milan, ecco Kakà con la nuova maglia rossonera… – Foto
Tuttavia Adriano Galliani non ha le risorse per chiudere l’affare con questi presupposti. Kakà ha un contratto da 10 milioni netti per altre tre stagioni e acquistarlo a titolo definitivo significherebbe farsi carico di uno stipendio fuori dalle attuali logiche societarie. Per quanto Ricky abbia espresso tutta la sua buona volontà, dichiarandosi disposto a rinunciare a una parte dell’ingaggio, il club rossonero non può sopportare quest’onere finanziario. I contatti tra i due club continueranno nei prossimi giorni. I rapporti sono ottimi, sarebbe inesatto parlare di rottura. Ma i presupposti sono sempre più complicati. È vero che domenica, dopo Juve-Milan, ci sarà il vertice tra Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e Max Allegri. Si può dire sin d’ora, però, che la linea della proprietà non può cambiare in maniera radicale. E l’affare-Kakà a tutt’oggi presuppone costi che non possono combaciare con le scelte contingenti del club di Berlusconi. Il che non significa che il Milan ammaina bandiera né tantomeno che la famiglia Berlusconi perde le sue ambizioni. I conti delle aziende di famiglia risentono della crisi del mondo della pubblicità e ciò impone un anno di risparmi anche per la società rossonera. Ciò non significa, comunque, che il futuro consegni altrettante ristrettezze. Perciò l’a.d. Adriano Galliani sta gestendo questo mercato con accortezza, ma ciò non significa che il 2013 sarà altrettanto parsimonioso.
Fabio Alberti – www.milanlive.it