MILAN, LA RESPONSABILITA’ DI PATO – Di ricostruzione, speranze e sogni abbiamo già parlato a lungo ora è la volta delle innovazioni e delle grandi responsabilità piovute sulle spalle di chi è rimasto e dovrà farsi carico di grandi obiettivi oltre all’incombente necessità di dimostrare ai tifosi quanto, nonostante tutto, il Milan possa tornare grande. Alexandre Pato in questo calza a pennello. Abbandonata la maglia numero 7 si prepara ad esordire nuovamente in campionato con il 9 dell’ex Filippo Inzaghi, un numero che spaventa, non fosse altro per i ricordi che incombono su quella cifra magica quasi quanto il n° 6. Pare che il ragazzo stia davvero bene e si prepara a svolgere duri allenamenti per presentarsi alla prima di campionato nel modo migliore possibile, magari accanto a Stephan El Shaarawy, altro giovane promettente che, con lui, fa 101: una carica che tutti quanti aspetteranno al varco speranzosi nello stupore e nel boato da gol. Non si pensa alle delusioni, si guarda solo al mercato. Questo Milan ha bisogno ancora di qualcosa per riuscire a dirsi veramente pronto ad affrontare le partite con la consapevolezza di dover vincere a tutti i costi per non deludere ulteriormente i già delusi dagli addii e dalle troppe inaspettate partenze. Manca ancora qualcuno in attacco e in difesa; manca un centrale difensivo e un terzino sinistro, manca un attaccante d’impatto fisico e tecnico che sappia sfruttare un buon gioco aereo ma abbia ottimo controllo palla al piede, velocità e tanta decisione nel tiro. Si parla di Kakà e questo continua a far discutere; nel frattempo la trattativa che potrebbe condurre Yanga-Mbiwa in rossonero prosegue, aggiungiamo anche il discorso Matri ma, in quanto scarto della Juventus di Conte, potrebbe non rientrare negli schemi mentali della società di Via Turati.
Il varco si avvicina e il popolo rossonero aspetta con ansia. Quello che risulta certo è che lo spazio, a questo punto, va lasciato ai giovani.
Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it