CALCIOMERCATO MILAN / Nel momento in cui Galliani si ritroverà in mano tutti i milioni — fra guadagno cash e risparmio negli ingaggi — prodotti dall’addio di Thiago e Ibra, arriverà l’ora di individuare percorsi precisi per sostituire i partenti. «Cosa molto difficile», come sottolineava l’altro giorno Allegri. Di certo una parte dei proventi servirà per eliminare lacrime e sangue dal prossimo bilancio. Non bisogna dimenticare che l’unico motivo per cui è in piedi questa maxi-operazione è il segno meno nei conti del club rossonero. Resterà comunque un tesoretto da spendere per dare ad Allegri sostituti di livello, visto che il primo obiettivo di via Turati resta lo scudetto. Molto ruota attorno alle regole sugli extracomunitari. Il Milan aveva a disposizione due tesseramenti: uno è il portiere brasiliano Gabriel (il cui deposito non è ancora stato completato, ma lo sarà in concomitanza con la cessione del ghanese Adiyiah), l’altro è ancora a disposizione (legato alla partenza del nigeriano Umunegbu, acquistato a gennaio per occupare la casella). Sul taccuino di Galliani quasi tutti i nomi sono extracomunitari: Dedé e Kolarov per la difesa, Tevez e Dzeko in avanti. L’arrivo di uno escluderebbe quindi tutti gli altri. Dunque il Milan si trova davanti a una scelta secca: occorre capire per quale reparto spendere il posto extraUe a disposizione. Nel caso fosse la difesa, il nome in pole è Dedé, 24enne centrale del Vasco da Gama, d’attualità già un mese fa quando Thiago sembrava venduto al Psg. In questo caso al posto di Ibra salirebbero molto le quotazioni di Destro. Il club rossonero si è aggiunto recentemente alla lista delle pretendenti al centravanti diviso a metà fra Siena e Genoa, e in un contesto del genere Galliani potrebbe scendere in campo con molta più decisione. Nel caso in cui l’extracomunitario arrivasse per sostituire Ibra, i nomi caldi sono sempre loro: Tevez e Dzeko, entrambi al Manchester City e già associati al Milan in passato. Soprattutto l’argentino, che a gennaio fu a un passo dal rossonero nell’ambito dell’affare Pato al Psg, poi sfumato. In questo caso, al posto di Thiago sul taccuino ci sono Astori (nome molto gradito ad Allegri, e in più di scuola rossonera) e Ogbonna. Negli ultimi giorni Galliani ha incontrato a più riprese il presidente del Torino, Cairo, soprattutto per parlare di Mesbah ma è lecito pensare che gli abbia chiesto informazioni anche sul forte centrale azzurro. Di certo c’è che, una volta partiti Thiago e Ibra, in entrata il Milan non avrà fretta e chiuderà gli affari in entrata negli ultimi spiccioli di mercato, quando è più facile spuntare buone occasioni e prezzi migliori.
Fabio Alberti – www.milanlive.it