CALCIOMERCATO MILAN TOIVONEN IBRAHIMOVIC / Zlatan Ibrahimovic è un giocatore unico nel panorama mondiale. E, nonostante i presunti interessamenti di Manchester City e Real Madrid, sembrerebbe aver trovato il proprio ‘habitat’ nella sua ‘seconda casa’ milanese. Certo però che, se i progetti di risanamento rossoneri dovessero portare al sacrificio dell’attaccante ex Barça, Galliani dovrebbe cautelarsi cercando un possibile sostituto, in possesso di caratteristiche quantomeno simili a quelle di Zlatan. Chiariamo subito: l’alter ego di Ibrahimovic, semplicemente non esiste. Nessuno sull’orbe terracqueo, infatti, mette assieme classe, senso del gol, chili, centimetri e carattere come lui. Ma qualcuno che lo possa ricordare – e che costi molto molto meno – c’è. Ed è un altro svedese. Si tratta di Ola Toivonen del PSV Eindhoven. Toivonen è un affare. Certo, non come quando il PSV lo prelevò dal Malmoe nel gennaio 2009. Ma il suo cartellino è valutato meno di 10 milioni. E il suo ingaggio non è certo in grado di spaventare il Milan. Specie se paragonato a quello di Ibrahimovic. Il club di Eindhoven non è nuovo al far partire le proprie stelle, ma lo svedese ha ricevuto un trattamento un po’ diverso, visto che – la scorsa estate – le offerte del Liverpool sono state rispedite abbastanza seccamente al mittente. Perché Toivonen potrebbe degnamente sostituire Ibrahimovic? Perché è uno dei pochi giocatori offensivi che superano il metro e novanta di altezza, in grado di dare ‘del tu’ al pallone e con abbastanza fantasia da seminare il panico nelle difese avversarie. Toivonen, infatti – esattamente come Ibrahimovic -, nonostante il fisico da centravanti puro, ama giostrare qualche metro fuori dall’area. Le sue prerogative sono le invenzioni per premiare i compagni e gli inserimenti. Può disimpegnarsi in quasi tutte le posizioni dell’attacco, vista la dedizione che mette in campo. E vista la classe. Dribbling, assist e tiro in porta (di buona potenza) le sue armi migliori. Con le dovute differenze in termini di efficacia, esattamente come Zlatan. Classe ’86, non si può dire che Toivonen sia già giunto a piena maturazione. Questo, forse, per la sua eccessiva disponibilità. Il biondo attaccante, infatti, nel corso della propria carriera, si è sempre sacrificato per le logiche di squadra. Mettendo il prorpio talento al servizio di gruppo e allenatore. Encomiabile, per carità. Ma, in questo modo, ha rallentato il suo pieno sviluppo. A tutt’oggi, infatti, Toivonen è privo dell’istinto-killer del bomber d’area ed è un po’ troppo legnoso per essere considerato un completo assist-man. Spesso (soprattutto in Nazionale, come in questo Europeo, molto negativo ma per nulla indicativo), viene ‘sprecato’ come esterno offensivo. Il PSV lo utilizza sempre. E quasi solo da prima punta o, molto più frequentemente, come secondo attaccante. in 3 stagioni e mezza ha messo assieme 108 presenze, segnando 52 gol. Spesso è stato anche capitano del club della Philips. Quindi talento e carisma non mancano (esattamente come nel caso di Ibra). Serve continuare a crescere, specializzandosi in una posizione dell’attacco e rafforzando un carattere che non si è sempre rivelato imperturbabile. Ola ha però le carte in regola per ‘esplodere’ in un grande club. Milan: facci un pensierino.
Fabio Alberti – www.milanlive.it