CALCIOMERCATO MILAN BOATENG REAL MADRID / Meglio che i tifosi rossoneri si rassegnino: Thiago Silva , come è noto, non parte più, ma in compenso un altro big farà quasi certamente le valigie. E da qui al 31 agosto, sarà bene fare l’abitudine alle tante voci che si affiancheranno ai giocatori più inseguiti del Milan, sapendo che Galliani , nel momento in chi dovesse davvero arrivare l’offerta giusta, stavolta non si tirerebbe indietro. Anche perché sa benissimo che nessuna cessione provocherebbe la sollevazione di popolo che aveva scatenato quella, ventilata, di Thiago Silva. Quella che arriva dalla Spagna, tuttavia, potrebbe non essere una voce, ma un vero e proprio sondaggio per verificare i margini di operatività. Kevin Prince Boateng da tempo piace a Mourinho , che ne apprezza la forza fisica, la duttilità tattica e anche la capacità realizzativa. E nel momento in cui è parso chiaro che Thiago Silva non si sarebbe mosso (due cessioni eccellenti non erano ovviamente credibili nemmeno in casa Real) ha dato mandato ai dirigenti madridisti di sondare il terreno. Terreno che, come spieghiamo, è sicuramente piuttosto fertile. Boateng non ha un grande stipendio: due milioni di euro fino al 2014. Non un ingaggio che ne giustificherebbe la cessione per alleggerire le casse rossonere. Ma ha un valore di cartellino che è sicuramente vicino, se non superiore, ai venti milioni di euro. Certo, bisogna crederci, per investire tutti questi soldi: perché l’ultima stagione di Boateng non è stata pari alle attese. Appena 27 presenze complessive, di cui 23 da titolare, con soltanto dieci partite disputate per intero. A fronte di questi numeri che lasciano perplessi, ecco però i nove gol realizzati, spesso decisivi, spesso in partite che contano. Perché Boateng ha segnato nella finale di Supercoppa italiana e ha segnato contro il Barcellona; ha deciso la gara contro il Genoa e ha consentito al Milan con una tripletta di rimontare la gara di Lecce, che i rossoneri perdevano 3-0. A livello di continuità, come si vede, c’è molto da dire. Ma per quanto riguarda i picchi di rendimento, resta un grandissimo campione. Mourinho vuole Boateng per dare ancora più peso al centrocampo. Sa di poterlo utilizzare in ruoli diversi e anche in moduli diversi, anche se il marchio di fabbrica del portoghese rimane il 4-2-3-1. Il Milan l’ha sempre fatto giocare da trequartista, ruolo che in realtà potrebbe occupare anche Montolivo , oppure Robinho , o ancora Cassano . Galliani sa che, cedendo il ghanese, sistemerebbe il bilancio perché non dovrebbe necessariamente reinvestire i milioni di euro incassati: o comunque non tutti. rimarrebbe una casella da coprire, a centrocampo, ma da Gargano in giù, le soluzioni a costi inferiori rispetto a quanto eventualmente incassato non mancano. Boateng, insomma, verebbe sacrificato per quanto consentirebbe di incassare con il cartellino. Senza dimenticare che il ghanese a suo tempo aveva fatto capire di voler “battere cassa” per adeguare il suo ingaggio a quello dei top players rossoneri. Altra ipotesi che spalancherebbe le porte della cessione. L’altro giocatore che il Milan non tratterebbe a tutti i costi è, come è noto, Robinho. Nel suo caso, il bilancio rossonero ne trarrebbe giovamento più per il mancato ingaggio che per il cartellino in sè: il brasiliano, infatti, guadagna 6,5 milioni di euro all’anno per i prossimi due anni. Che significano, al lordo, un esborso di 27 milioni di euro complessivi. Chiaro che, a fronte di un simile risparmio, il Milan non avrebbe poi troppe pretese sul fronte del cartellino. Si è parlato di un ritorno in Brasile, proprio alla luce di questo costo limitato: ma chi può mai garantigli un simile ingaggio, anche pagando poco o nulla il trasferimento? Ecco perché la soluzione più probabile resta quella del Malaga, dove gli sceicchi non si fanno troppi problemi per pagare certi ingaggi. Il procuratore di Robinho ha confermato i contatti, manifestando un certo scetticismo sulla fattibilità proprio da un punto di vista economico: ma ci vorrà poco per capire se sarà bluff oppure no. Da monitorare sempre e comunque la situazione di Ibrahimovic. Che, come potete leggere in pagina, anche ieri ha ribadito la sua volontà di rimanere al Milan e di voler vincere di nuovo con la maglia rossonera. Ma le incognite sul suo futuro esistono e resistono, anche alla luce di come verrà accolto all’interno di una squadra che non sempre ne ha apprezzato le reazioni e le polemiche. Anche Cassano , con la parole pronunciate dal ritiro azzurro e quella frase sul futuro (”deciderò dopo gli Europei che fare”) non si è fatto nuovi amici, al Milan. Ma anche lui ha poche richieste a ancora meno voglia di fare un’altra volta le valigie.
Fabio Alberti – www.milanlive.it