INZAGHI E DEL PIERO LASCIANO L’ITALIA – Ci sono giocatori che fanno la Storia ed altri che sono la Storia. Ecco, Filippo Inzaghi (Piacenza, 9 Agosto 1973) e Alessandro Del Piero (Conegliano, 9 novembre 1974) effettivamente sono la Storia. Che soddisfazione poter raccontare ai propri figli di aver visto giocare Del Piero e Inzaghi.Esordiscono entrambi nella stagione ’91/’92 nel campionato di Serie B, Inzaghi nel Piacenza e Del Piero nel Padova.
Per Del Piero l’approdo ad una grande squadra arriva già nel ’93, anno in cui firma il contratto con la Juventus di cui diventerà capitano nel 2001. Per Inzaghi la prima vera svolta arriva qualche anno più tardi, precisamente nel ’97 quando arriva la chiamata proprio della Juve di Del Piero con cui stringe una grande amicizia sia in campo che fuori che lo porterà a firmare con la maglia bianconera ben 89 gol in 165 presenze. Del Piero in quegli anni comincia ad affermarsi in una squadra già ricca di campioni che nel ’96 aveva conquistato la Champions League, guadagnandosi a suon di grandi giocate e fantastici gol la titolarità fissa e portando la Juve alla decisione clamorosa di cedere Baggio per puntare tutto proprio su Del Piero. Nel 2002, dopo le sofferenze dell’infortunio patito 3 anni prima, conquista il suo primo scudetto da capitano. E’ la juve del Lippi-bis che l’anno dopo arriva in finale di Champions persa ai rigori contro il Milan a Manchester, lotteria che vede comunque Del Piero andare in gol. Di li a poco sarebbe iniziato per Del Piero e la sua Juventus un periodo piuttosto nero dovuto al caso Calciopoli scoppiato nell’estate del 2006 dal quale comunque la società bianconera, retrocessa in B, seppe rialzarsi riconquistando subito la Serie A che vinceranno 5 anni dopo. Del Piero con la maglia della Juventus ha firmato 290 gol in 704 presenze. Numeri impressionanti che lasciano tanta nostalgia nel cuore dei tifosi bianconeri che vedono finire la sua carriera con la “Vecchia signora” proprio nell’anno della gioia più grande, l’anno della riconquista dello scudetto.
I trofei vinti dal Capitano della Juventus ALEX DEL PIERO:
8 Scudetti (2 revocati); 1 Coppa italia; 4 Supercoppe Italiane; 1 Champions League; 1 Supercoppa Europea; 1 Coppa Intercontinentale; 1 Coppa Intertoto. 1 Campionato del Mondo con la Nazionale Azzurra.
*Dati aggiornati al 13/5/12. La Juve deve ancora disputare la finale di Coppa Italia fissata il 20/5/12.
La svolta epocale per la carriera di Inzaghi invece arriva nell’estate del 2001 quando approda al Milan dove otterrà una serie di trionfi e gioie che nemmeno il più ambizioso dei calciatori potrebbe immaginarsi. Nel 2003 trascina il Milan alla vittoria della Champions League, competizione in cui firma una serie di gol di un’importanza spaventosa. Il più importante è, forse, quello che non gli è mai stato assegnato, l’ormai celebre pallonetto del 3-2 al 90esimo inoltrato all’Ajax il 23 Aprile del 2003 toccato a pochi centimetri dalla porta da Tomasson. Continua a segnare una quantità incredibile di gol che portano la vittoria dello scudetto nel 2004 e la seconda personalissima finale di Champions (non giocò per infortunio la disgraziata finale ad Istanbul nel 2005). Il 23 Maggio 2007 firma una doppietta decisiva nella finale contro il Liverpool. E’ il punto più alto della carriera di “SuperPippo”. Ogni milanista vorrebbe fermare il tempo a quel giorno ma purtroppo gli anni passano per tutti e prima o poi l’addio arriva per tutti. Inzaghi lo definisce più un arrivederci quello dal Milan, perché spero tra qualche anni di poter ritornare. Filippo Inzaghi con la maglia del Milan ha realizzato in 300 presenze la bellezza di 288 gol, ultimo proprio nel giorno dell'”arrivederci” nel match contro il Novara.
I trofei vinti dal Re del Gol SUPERPIPPO INZAGHI:
3 Scudetti (1 con la Juventus); 3 Supercoppe Italiane (1 con la Juventus); 1 Coppa Italia; 2 Champions League; 2 Supercoppe Europee; 1 Mondiale per Club; 1 Coppa Intertoto (con la Juventus); 1 Campionato del Mondo con la Nazionale Azzurra.
*Dove non specificato, trofei conquistati con il Milan.
Entrambi i calciatori, in carriera, hanno sconfitto ogni avversario lottando col cuore con quella voglia che solo pochi hanno. Un solo avversario è stato più forte di loro e contro il quale hanno dovuto arrendersi (o quasi): l’ “anagrafe”.
Il Calcio Italiano, prima di perdere dei grandi calciatori sul campo, perde degli uomini esemplari fuori, come ne sono rimasti purtroppo troppo pochi in Italia non solo nel Calcio!
Calciatori che lasciano il segno….Ormai celebri i “gol alla Del Piero” a giro sotto al sette, così come famosi (meno spettacolari ma tanto decisivi) sono i “gol alla Inzaghi” di rapina, sempre pronto a sfruttare l’errore avversario.
Giacomo Giuffrida – www.Milanlive.it