INFORTUNI PREPARAZIONE STAGIONE 2012/2013 & Adesso che la Juve è fuggita definitivamente, il Milan può già iniziare la programmazione per la prossima stagione. L’ultima settimana di campo servirà soltanto per gli almanacchi: la vera partita d’ora in avanti si giocherà fuori. Su due fronti, in particolare: i rinnovi contrattuali e il faldone infortunati, con quest’ultimo che ha rappresentato la vera spina nel cuore del Milan di quest’anno. Galliani lo ripete da circa un mese: «Appena finirà il campionato affronteremo la questione relativa ai tantissimi infortuni patiti in questi mesi. E’ l’argomento che avrà la massima priorità». Tutti a rapporto Ci siamo quasi. Quasi certamente già questa settimana si svolgerà — in via Turati piuttosto che a Milanello — il summit in cui si discuterà dei numerosi problemi e si cercheranno le relative soluzioni. Galliani convocherà tre persone: allenatore, medico e preparatore atletico. Allegri, Tavana e Tognaccini dovranno relazionare all’a.d. rossonero dati e metodologie di lavoro, ognuno per la propria area di competenza. A Galliani verrà consegnato anche un approfondito dossier, con una scheda per ogni giocatore che conterrà l’andamento di tutta la stagione. E quindi: i giorni di attività persi a causa degli infortuni che in pratica non hanno risparmiato nessun calciatore della rosa, la relativa tipologia ed eventuali recidive. Dopo di che, momento di confronto fra tutte le parti in causa cui seguiranno eventuali decisioni da parte di Galliani. La netta sensazione, al di là dei nomi che comporranno lo staff medico e atletico della prossima stagione, è quella di una piccola grande rivoluzione nelle metodologie della preparazione. Un’organizzazione diversa come filosofia di base, da applicare al quotidiano, in cui cambieranno le modalità con le quali si interverrà sugli atleti. Straordinari per molti Lo scopo ovviamente è uno solo: evitare di ripetere una stagione drammatica sotto l’aspetto degli infortuni come quella che sta finendo ma pure quella scorsa era stata bella tosta. Perché il Milan ha perso punti stupidi per strada contro avversari superabili, e ha dovuto fare i conti con i gol fantasma, ma difficilmente si sarebbe fatto sfuggire lo scudetto se Allegri avesse potuto contare su una rosa al completo. Molte settimane hanno registrato fra i dieci e i quattordici assenti per malanni vari e questo, oltre a togliere di scena giocatori importanti, ha costretto agli straordinari tutti gli altri. Ci sono state partite in cui Allegri avrebbe gradito dare un turno di riposo a qualcuno, ma non gli è stato possibile, perché per un giocatore che rientrava se ne fermavano due. Da luglio si cambierà sistema: Milanello non può più diventare un ospedale.
Fabio Alberti – www.milanlive.it