MILAN ALLEGRI FUTURO SPALLETTI MONTELLA / L’incontro di ieri tra Adriano Galliani e Massimiliano Allegri ha consolidato l’asse tra dirigente e allenatore, già collaudato in occasione del rinnovo del contratto strappato a gennaio a unBerlusconi non convintissimo. Ma il faccia a faccia è servito anche per cercare di evitare il pericolo che la squadra si squagli. Se lo scudetto, ormai, è quasi andato, è indispensabile dare alla proprietà il segnale che la squadra è ancora con il tecnico e che, nelle prossime 5 partite si riveda il Milan che il suo presidente desidera. Ma nemmeno questo, in realtà, potrebbe salvare Allegri. Perché ci sono troppe situazioni che non piacciono al presidente. E il forte litigio con Seedorf , altro “fedelissimo” di Berlusconi, non aiuta. L’olandese ha giocato malissimo e la sostituzione era sacrosanta: ma mantenere l’equilibrio nello spogliatoio anche dinanzi a situazioni delicate e complicate, è una delle qualità che, secondo Berlusconi, ogni allenatore deve avere. Il fatto che domenica, malgrado le rassicurazioni ad Allegri, il presidente alla fine abbia scelto di non farsi vedere a San Siro è la conferma che si sta cercando di tamponare una frattura: ma le parti sono, ancora, distanti. Berlusconi da mesi ai suoi fedelissimi ripete un solo nome: Marco Van Basten . Soluzione suggestiva ma, al momento, impraticabile: il cigno di Utrecht ha infatti firmato a febbraio un accordo con l’Heerenveen. I contratti sono fatti apposta per essere stracciati, ma dopo i 4 anni alla guida della nazionale olandese e una sola stagione con l’Ajax, non è facile pensare che Van Basten cambi idea per andare subito al Milan. E a proposito di Galliani, potesse scegliere lui non avrebbe dubbi: affiderebbe la squadra a Luciano Spalletti . Ma questo Milan perennemente in rosso può strappare il tecnico (che guadagna 4,5 milioni di euro e per tornare in Italia potrebbe accettare di guadagnare qualcosa di meno) allo Zenit e continuare pure a pagare Allegri (2,5 milioni fino al 2014)? Difficile, molto difficile. Ecco allora che la soluzione potrebbe essere un giovane: in fondo, due anni fa, quando si è scelto di sostituire Leonardo , la scelta ricadde su Allegri. E chi meglio di Vincenzo Montella in questo momento potrebbe ricoprire un ruolo analogo? Tra l’altro il suo calcio offensivo piace a Berlusconi, che infatti ne ha parlato bene ai suoi collaboratori. Il fatto è che Montella non piace solo al Milan…