CHIEVO-MILAN, NON E’ FINITA – Sembrava già lunga la lista degli infortunati rossoneri, sembrava già difficile risollevarsi dopo la bruttissima prestazione contro la Fiorentina, sembrava che il Milan avesse dei problemi ma, all’orizzonte, ne emergono altri. Emanuelson non potrà scendere in campo per problemi alla caviglia, ha bisogno di recuperare e quindi contro il Chievo non potrà dare una mano alla squadra; Nesta in compenso è stato fermato dalla febbre e, di conseguenza, nemmeno lui potrà scendere in campo e allora il Mister dovrà, per forza di cose, fare affidamento su quelli che restano, su quei recuperi dell’ultimo secondo che, sebbene non abbiamo minutaggio nelle gambe, dovranno metterci cuore e motivazioni perché sono l’unica speranza e certezza su cui Allegri potrà contare. Abbiati in porta, con Zambrotta, Yepes, Mexes e De Sciglio, per il centrocampo Muntari, Gattuso e Nocerino, Seedorf trequartista con Ibrahimovic probabilmente affiancato dal solito Robinho anche se credo che il Mister potrebbe decidere di rischierare titolare El Shaarawy. Eventualmente la possibilità di vedere Seedorf mezzala con tre punte: El Shaarawy, adattissimo a rivestire il ruolo di trequartista, dietro al solito Ibrahimovic magari con Maxi Lopez. I problemi aumentano a dismisura anche perché di cambi, Allegri, non ne ha molti a disposizione e dovrà, quindi, affidarsi oltre che al solito intuito anche alla fortuna e all’occhio magnanimo del Cielo. Questa partita, per i rossoneri, ha un unico risultato utile: la vittoria; in caso contrario significherebbe regalare definitivamente lo scudetto alla Juventus sperando, comunque sia, che la Lazio porti in campo grinta e cattiveria – dettata dal desiderio d’Europa – con il fine di sconfiggere i bianconeri per la prima volta dall’inizio del campionato. La corsa in Champions League ha distrutto il Milan e, a questo punto, bisognerà vedere se le solite motivazioni basteranno a vincere sul male oltre che sui numeri e le statistiche.
Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it