BARCELLONA-MILAN, LA SERATA DELLA RIVALSA – Per quanto riguarda Ibrahimovic ci siamo già espressi tante volte, sappiamo che per lui si tratta di una sfida fondamentale, indispensabile, irripetibile nella sua carriera, è la sfida della rivalsa, dell’imposizione, la sfida per dimostrare a tutto il mondo di essere meglio di Messi o, se non meglio, per lo meno allo stesso livello. Per lo svedese segnare al Camp Nou di fronte al suo ex allenatore significherebbe tanto, sarebbe uno smacco colossale, sarebbe l’esultanza più gratificante dell’anno. In quello stadio tutto può succedere e il Milan ama le sfide difficili così come lo stesso Ibrahimovic che, certamente, non tirerà indietro la gamba. La rivalsa, però, non sarà solamente quella del n°11, sulla panchina, vestito di nero, con la mano in tasca sotto la giacca abbottonata solo con il bottone centrale, la camicia bianca e le scarpe lucide siederà l’uomo che ha permesso al Milan di essere in lotta per lo scudetto e per la semifinale di Champions League: Massimiliano Allegri. Serpeggia malanimo, si sentono voci negative che vorrebbero un Berlusconi scontento della gestione del Mister livornese, pronto, per questa ragione, a richiamare Van Basten nella sua casa di Via Turati 3, pronto, forse, a cercare una nuova guida per risollevare un Milan che, per quanto mi riguarda, trovo assolutamente “sollevato”. Il calcio è strano, si può sbagliare ma, contemporaneamente, possono sbagliare anche gli altri e, sebbene il Barcellona non commetta molti errori, anche loro potrebbero inciampare. Le motivazioni sono la base su cui costruire ogni grande conquista; il Milan ha grandi motivazioni, oltre a tecnica e forza fisica, il Barcellona sta vincendo tutto da molti anni a questa parte, la sicurezza nei propri mezzi fa calare la tensione e sottovalutare gli avversari: quest’anno il Real Madrid è più forte di loro, il Milan dovrà solo sfruttare l’occasione perché la corsa non è ancora finita.
Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it