CHAMPIONS LEAGUE | RITORNO OTTAVI DI FINALE – Risultato finale: Arsenal-Milan 3-0 (Andata 0-4.) Milan qualificato ai quarti di finale.
ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Vermaelen, Koscielny, Gibbs; Song, Rosicky; Oxlade-Chamberlain, Walcott, Gervinho; Van Persie. All.: Wenger.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Mexes, T.Silva, Mesbah; Nocerino, Van Bommel, Emanuelson; Robinho; El Shaarawy, Ibrahimovic. All.: Allegri.
Marcatori: Koscielny 7′; Rosicky 26′; Van Persie 44′ (R).
Ammoniti: Sagna, Gibbs, Song, Van Bommel, Ibrahimovic.
Espulsi: nessuno.
UOMO PARTITA MILANLIVE: CHRISTIAN ABBIATI !!
VOTI E PAGELLE DEL MATCH FIRMATE DALLA REDAZIONE DI MILANLIVE.IT
-ARSENAL-
| SZCZESNY voto: 6.5|
| SAGNA voto: 6 | VERMAELEN voto: 6+| KOSCIELNY voto: 6.5| GIBBS voto: 6|
| SONG voto: 6| ROSICKY voto: 7- |
CHAMBERLAIN voto: 7 (Dal 75esimo CHAMACK s.v.)| WALCOTT voto: 6 (Dall’84esimo PARK s.v.)| GERVINHO voto: 6.5 |
| VAN PERSIE voto: 7 |
| ALL.: WENGER voto: 6 |
-MILAN-
ABBIATI 8: Sul punteggio di 3-0 per gli avversari fa un doppio miracolo che fa perdere 10 anni (minimo) di vita a tutti i milanisti del mondo: primo tiro (deviato) di Gervinho che il 32 rossonero ribatte coi piedi, sulla respinta altro intervento che salva il 4-0 che a quel punto avrebbe portato ai supplementari. Super prestazione non solo in questa occasione per l’estremo difensore rossonero che si è reso protagonista di un altro paio di interventi sullo stesso Van Persie e su Walcott.
ABATE 6.5: L’azione avversaria si svolge principalmente sul lato opposto rispetto a quello di sua competenza e questo gli permette di andare sul fondo ma non riesce mai ad essere incisivo. Nella seconda parte di gara sbaglia qualche anticipo di troppo e da eccessivo spazio prima a Chamberlaine e poi a Gervinho che mettono in un paio di occasioni in difficoltà Mexes.
MEXES 7.5: Primo tempo da incubo per tutti meno che per lui: quasi mai sotto pressione riesce a dare la giusta sicurezza, soprattutto nel secondo tempo, che il reparto sembra non avere. Alcuni recuperi sulle verticalizzazioni avversarie sono stati a dir poco fantastici. Forse la migliore prestazione del francese da quando veste la maglia dei 7 volte campioni d’europa.
T.SILVA 6: Per una sera ritorna “mortale”. Non è il solito fenomeno che vediamo ogni partita a livelli mostruosi e qualche colpa sul terrificante primo tempo del Milan ce l’ha anche lui. Colpevole in occasione del raddoppio dell’Arsenal quando con un rinvio corto regala il pallone a Rosicky che sigla il 2-0. Anche ai migliori capita di sbagliare qualche intervento, ma la sua grandezza sta nel non essersi fatto condizionare ulteriormente dal momento di difficoltà. Nel secondo tempo tutta la squadra, compreso il 33 rossonero, rialzano la testa e ritornano a giocare come se nulla fosse successo.
MESBAH 5.5: Non è certo una passeggiata trovarsi sempre contro un super velocista come Walcott che cerca costantemente la profondità e l’uno contro uno, come se non bastasse deve fronteggiare anche gli inserimenti di un’altra “freccia” come Chamberlaine che lo costringe al fallo da rigore che Van Persie trasforma fissando il punteggio sul 3-0. Nel secondo tempo risparmia energie rimanendo più nella sua metà campo marcando con maggiore attenzione il diretto avversario, rischiando anche l’anticipo. Dall’89esimo BONERA, s.v.
NOCERINO 6: Poteva ridurre la sofferenza di 15 minuti e invece no: sbaglia il gol del 3 a 1 con un tiro troppo fiacco su cross di Aquilani al minuto 75 della ripresa e il Milan è costretto a soffrire e a stringere i denti fino al 93esimo minuto. Al di la del gol mancato (sarebbe stato il primo sigillo in Champions) gioca la solita partita generosa nella quale però, non riesce ad interdire come dovrebbe, lasciando spesso il diretto avversario libero di pensare e verticalizzare. La sua grinta e la sua voglia di non mollare mai sono state comunque fondamentali per affrontare con maggiore coraggio e personalità la ripresa.
VAN BOMMEL 7.5: Primo fallo dopo appena 5 minuti e subito ammonizione (diffidato salterà l’andata dei quarti di finale) ma riesce a mantenere la giusta tranquillità e sfoderare una grande prestazione effettuando alcuni interventi in recupero palla veramente degni della sua bravura nei momenti di difficoltà. L’esperienza a questi livelli conta più di ogni altra cosa, e lui ne è la dimostrazione lampante.
EMANUELSON 6: Primo tempo da incubo soprattutto per lui che non riesce a controllare e gestire come dovrebbe il pallone a centrocampo sbagliando troppe verticalizzazioni per un attacco comunque abulico che non fa niente per aiutarlo. Al 17esimo del primo tempo fa un errore da infarto regalando il pallone a Van Persie che comunque non ne approfitta, ma al di la di questo errore tecnico non è per nulla il grande giocatore che abbiamo ammirato nelle precedenti uscite. Rialza fortunatamente la testa nella ripresa così come l’intera squadra e gioca con maggiore attenzione e precisione in fase di possesso.
ROBINHO 5.5: Si intestardisce troppo spesso nel voler fare la stessa giocata puntando gli avversari centralmente, esponendo la squadra a qualche contropiede di troppo. Lento e poco grintoso in fase di pressing sui difensori avversari.
EL SHAARAWY 5: Dovrebbe mettere grinta, cattiveria e tanta corsa per dimostrare di essere adatto anche a queste competizioni internazionali ma fallisce l’appuntamento anche se ci sono tante attenuanti meno che per il gol che si divora sul finale del primo tempo solo davanti al portiere. Dal 69esimo AQUILANI, voto 7: fa tutto quello che il mister gli chiede, tenere palla e abbassare i ritmi di gioco per perdere più tempo possibile. Oltre a tutto questo, c’è da segnalare l’assist al bacio per Nocerino al 75esimo che si divora un gol già fatto a zero metri dalla porta. Possiamo dire che in mezzo al campo, un giocatore così ci era davvero mancato. Ben tornato!
IBRAHIMOVIC 5: Sembrava tornato il giocatore svogliato, spaventato e privo di personalità che soffre i grandi palcoscenici europei. La squadra ne risente pesantemente soprattutto nel primo tempo dove sicuramente non è lui l’unico colpevole. Nella ripresa il Milan gioca sicuramente meglio ma lo svedese continua a nascondersi dietro l’avversario andando spesso e volentieri in offside. Nonostante la brutta prestazione però, nel momento di maggior stanchezza della squadra lui si abbassa quasi fino a centrocampo andando a pressare alti e con grande decisione i difensori avversari riuscendo in un paio di occasioni a recuperare e difendere palloni importantissimi che hanno fatto respirare i compagni. Ora bisognerà recuperare le forze soprattutto mentali per non ripetere una prestazione così brutta quanto imbarazzante.
ALL.: ALLEGRI 6: Non so cosa abbia detto (o non detto) negli spogliatoi tra il primo e il secondo tempo, ma sicuramente è servita a rimettere in sesto un partita da incubo che avrebbe messo in discussione l’intera stagione. Ora testa e concentrazione al campionato in attesa di recuperare qualche giocatore, ricordando che all’appello questa sera mancavano oltre 10 giocatori uno più importante dell’altro perché se è vero che la squadra scesa in campo è formata da altrettanti bravi giocatori, è anche vero che non possono sempre giocare gli stessi in oltre 30 partite stagionali (fino ad oggi).
Giacomo Giuffrida – www.Milanlive.it