MILAN-JUVENTUS 1-2, TIM CUP – Le novità piacciono, portano freschezza e stupiscono. Novità che, purtroppo, non arrivano solo per i rossoneri; si sapeva quanto la Juventus fosse agguerrita, affamata di gloria e di vittorie, che da troppo tempo non arrivano, ed è proprio in quest’ottica che il gol di Caceras arriva a scaldare la panchina juventina, lui, un nuovo, la novità che spiazza, alla sua seconda presenza in maglia bianconera riesce a beffare Amelia che, c’è da dire, non ha avuto responsabilità in questione. Il gol che sblocca la partita è stato dettato da un brutto errore della difesa rossonera: ma Mexes dov’era? Oltretutto di errori se ne sono visti parecchi fin dall’inizio della partita: passaggi sbagliati, controlli terrificanti, palle perse, rinvii sui piedi degli avversari, cross inguardabili di Bonera; Seedorf troppo solista in questo inizio di serata, Ambrosini un po’ inconsistente, per non parlare degli inaspettati errori di Thiago Silva che, in un paio di occasioni, rischia di chiedere un altro pass per l’infermeria lasciando un Milan malconcio in un campo di guerra come la sfida contro questa Juventus munita di scudo e elmetto oltre che gambe e voglia di vincere. Passano 11 minuti, undici lunghissimi minuti nei quali il Milan decide di recuperare e vincere questa maledetta partita mettendo un piede in finale e, a ridare speranza e ossigeno alla squadra, è l’altra grande ma piccola novità: El Shaarawy stupisce per decisione e iniziativa, Robinho scivola davanti a Storari ma il Faraone c’è e non si lascia scappare la porta, con potenza scaglia una granata alle spalle del portiere e il Milan può tornare a crederci. Ibrahimovic ci mette del suo, il campione svedese, la pedina fondamentale di questo Milan, il grande carisma che si sente e si vede in quegli occhi assetati di vittoria danno speranza ma quel gol, che avrebbe portato i rossoneri in vantaggio, viene annullato: fallo di mano dice Mazzoleni, un fallo che fa rabbia ma bisogna ricominciare. Arrivano altre occasioni, il Milan pressa alto, finalmente prova a chiudere tutti gli spazi ma la Juventus di Conte non è sprovveduta, i suoi ragazzi lottano, vogliono proprio vincere e proprio all’82’ è sempre Caceras a trovare un altro bellissimo gol su pallonetto: Amelia rimane cementato sui piedi. Le novità stupiscono e atterriscono. Con una situazione simile l’unica cosa che Allegri possa fare è inserire un altro attaccante per cercare di ribaltare il gioco ma, sinceramente, mi sarei aspettata di vedere Inzaghi non Maxi Lopez perché l’unico stupore vedendolo in campo sono i palloni che non tocca anziché quelli utili. Non che Maxi Lopez non sia un buon giocatore ma non è ancora inserito in questo Milan, non mi parrebbe il caso di andare a tentativi sperando nella manna dal cielo invece che giocarsi delle certezze, cosa che il nostro numero 9 sarebbe senza pensarci due volte. Non va, così non va.
La vittoria contro la Juventus l’abbiamo sentita, cercata e voluta ma non l’abbiamo mai vista da vicino. La Juventus non ha solo voglia sa anche combattere in maniera compatta, sono amalgamati, hanno buoni terzini, hanno giocatori di iniziativa come Estigarribia, come lo stesso Caceras: quella novità che, in questa gelida serata invernale, spiazza il Milan e dà molto a cui pensare.
Bisogna cambiare radicalmente qualcosa, tagliare il problema e tornare a vincere.
Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it