MILAN-NAPOLI 0-0, C’E’ UN PROBLEMA DA RISOLVERE– Io non ho parole e non voglio averne. Mi sento tradita, sfiduciata, colpita nell’intimo del mio spirito innamorato di questo sport, non perché sia impossibile avere serate difficili, non perché non sia in grado di accettare la sconfitta o i pareggi, non perché non creda ancora che il Milan possa vincere lo scudetto ma solo perché credo fermamente che questo atteggiamento e il fatto di continuare imperterriti a dire “dobbiamo mantenere la calma , stare sereni e sapere che siamo ancora favoriti”, se è lecito, pare essere un modo sbagliato di affrontare il problema: per cosa dovremmo essere sereni? Robinho è un disastro; il centrocampo è lento quasi guardassimo una partita al ralenty; Van Bommel è forse l’unico centrocampista attualmente utile e utilizzabile (ma squalificato per la sfida di domenica contro l’Udinese); Nocerino sbaglia troppi controlli, male sugli stop, problema riscontrato anche nel gioco di Antonini e di conseguenza riconducibile allo stato penoso del terreno di San Siro; Ibrahimovic? L’unico vero genio di questo Milan non sa controllarsi, lascia che la sua irruenza, dovuta al naturale stress che una situazione come questa non può far altro che creare, riesca a farlo espellere brutalmente da un arbitro che non fischia mai a nostro favore, sempre contro, non ci assegna nemmeno uno dei due rigori palesemente da fischiare. Con Ibrahimovic fuori dal campo la situazione non può far altro che peggiorare anche se, in realtà, il Milan in dieci è riuscito a mettere in difficoltà il Napoli di Mazzarri creando qualche buona occasione da gol ma non conclusa e quindi inutile. Lo svedese, nel frattempo, non può che continuare ad avere il mal di pancia e il desiderio di andare altrove, con la speranza di trovare una squadra di carattere oltre che di gambe. Questo Milan, di carattere, sembra non averne un gran che, manca la spina dorsale, manca la voglia. Oltretutto le dichiarazioni di Mino Raiola sulla richiesta di prolungamento del contratto del suo assistito con un aumento economico per il numero di gol segnati e i premi di squadra lascia già a immaginare uno scenario di mercato in uscita anche per lo svedese, laddove il Milan non accettasse di ottemperare alle richieste del suo procuratore. In ogni caso, tornando alla partita, anche Allegri, sul finire, riesce a farsi buttare fuori dal campo, una situazione di palese difficoltà da parte di tutti. Serpeggia la tensione.
Bisogna prendere delle decisioni drastiche perché così non si può andare avanti. Non si può, comunque, parlare di “disastro”, siamo sempre a un punto dalla Juventus (anche se con una partita in meno) ma per vincere almeno il Campionato, se non la Coppa Italia, bisogna dare freschezza e voglia a uno spogliatoio che sembra concentrato su altri aspetti invece che sul gioco: a cosa staranno pensando? Che sia proprio vero che Allegri non è più ben accetto dai ragazzi come alcuni colleghi hanno scritto in questi giorni? E’ un aspetto che sicuramente può destabilizzare ulteriormente il gioco del Milan. Che sia questo o altro poco importa: “abbiamo un problema” e che sia una persona o una cosa non importa: va eliminata all’istante.
Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it