MILAN GATTUSO – L’amichevole fra il Milan e il PSG ha segnato il ritorno in campo di Gattuso. Il centrocampista rossonero si è rivisto sul rettangolo di gioco dopo l’infortunio al nervo ottico dello scorso settembre. Felice naturalmente il diretto interessato che a fine gara ha esclamato: «Ho guardato il tabellone convinto che fosse quasi finita: era appena iniziata. Posso giocare, ma ovviamente non sono al 100%. Devo migliorare». Ringhio racconta come ha vissuto questi lunghissimi mesi: «La cosa più difficile è stato affrontare un quotidiano diverso da quello cui ero abituato: da un momento all’altro non vedevo più nulla oppure vedevo le cose in tre o quattro posti diversi. Non sapevo bene a cosa andavo incontro, ma grazie alla famiglia e alla società ne sono venuto fuori bene. Ecco perché io dico sempre che il Milan è la mia casa: i compagni e tutto il club mi hanno fatto sentire importante anche se non potevo giocare». Un pensiero sul futuro di Pato tentato dal PSG: «Quando escono certe voci, qualcosa di vero c’è sempre. Però io sono convinto che alla fine Pato resterà con noi. Lui e Allegri si sono chiariti davanti alla squadra e credo che non ci sia alcun problema anche perché di Allegri si può pensare tutto tranne che non dica le cose in faccia. Pato è forte, ha una media gol strepitosa, però è normale che la gente pretenda sempre di più da lui perché è giovane e ha grandissime qualità». Infine su Ancelotti: «Carletto è l’amico perfetto — sorride Rino —, non si può non volergli bene. È strano giocare contro di lui. Ormai è un tecnico internazionale: Londra, Parigi, se le sceglie bene le città… Gli manca solo Mosca».
La redazione di Milanlive.it