Arsenal, Tottenham, Newcastle, Inter, Siviglia, Paris Saint Germain: se hai realizzato 25 gol trascinando il Lille al titolo di Francia si forma la coda, è inevitabile. Moussa Sow (25) è esploso la stagione scorsa con “Les Gones”, arrivato a parametro zero dal Rennes con la fama dello sprecone (12 gol in 56 partite con i rossoneri), ha zittito tutti con grappoli di gol. A Lilla, città di 200000 abitanti al confine col Belgio, la massima gloria mancava dalla stagione 1953-54, Moussa ed Eden (Hazard, ndr) sono i nuovi eroi cittadini insieme al presidente Charles de Gaulle. Dopo dodici mesi di amore folle, Hazard è corteggiato da amanti di ogni luogo e Sow non è più così intoccabile. Il senegalese ha segnato quattro reti in dodici partite (il Lille è terzo a sei punti dal Psg capolista, ndr) più due marcature in Champions. Proprio i 324 minuti di impiego in Europa frenano l’interesse del Milan, più volte accostato al giocatore. La società di Via Turati sta ponderando bene la situazione, il giocatore può lasciare la Francia ma occorrono circa 10 milioni di euro. Cifra eccessiva, visti i propositi di risparmio in casa rossonera, ora si effettuerà un analisi dei pro e i contro prima di formulare un’eventuale offerta. Allegri potrebbe utilizzare Sow sia come vice Ibra che al fianco dello svedese (anche se Moussa ama giocare più vicino alla porta): una duttilità che farebbe comodo al tecnico livornese, ma spendere 10 milioni per rimanere in emergenza attaccanti in Europa non è proprio un’operazione ragionata. Certo che se arrivasse un Luca Toni a costi ridotti, l’ipotesi del doppio acquisto sarebbe piuttosto stuzzicante…
Davide Capogrossi