Bate Borisov-Milan 1-1: pareggio, delusione e sconcerto

1-1 contro il Bate non è da Milan

BATE BORISOV-MILAN 1-1, PAREGGIO, DELUSIONE E SCONCERTO – Il Bate Borisov non è una squadra di scappati di casa, per lo meno non lo è stata contro questo Milan. Un Milan che, a differenza del solito, è riuscito a scendere in campo con la giusta decisione e cattiveria palesata fin dai primi minuti di gioco. Movimenti senza palla, velocità, determinazione, pressing alto e compattezza creata grazie a una buona prestazione dei singoli. Il Capitano Ambrosini ha finalmente ritrovato un po’ della sua classe, davanti alla difesa si è reso indispensabile soprattutto perché il suo intervento è stato spesso indispensabile causa mancanza dei terzini (Abate e Taiwo) che si sono sacrificati per tutta la durata della partita. Ibrahimovic sembra aver ritrovato un po’ del suo brio confermato dal gol segnato al 22′ del primo tempo grazie a una perfetta intesa con Robinho, un gol importante per il morale e soprattutto per ricordare, aiutare e sostenere il loro compagno di squadra relegato in ospedale a Milano senza certezze ma solo desiderio di tornare con loro il prima possibile. Boateng mostra la maglia 99 del barese indossata sotto la sua, l’unico modo per celebrare il primo gol era dedicarlo a Fantantonio. Il Milan sembra dominare la partita e controllare gli attacchi del Bate che non molla, anzi, insiste con veemenza e determinazione; sono veloci, velocissimi soprattutto nelle ripartenze, cercano di mantenere l’ordine e hanno tanta grinta mentre il Milan non è ancora così cattivo come vorrebbe lo stesso Massimiliano Allegri. Aquilani non riesce a essere incisivo, corre molto ma senza meta e scopo, inutile ai compagni, quasi d’intralcio. I problemi e le difficoltà più grandi, però, si palesano al 55′ quando l’arbitro fischia il rigore a favore del Bate Borisov. Si accinge al tiro Renan Bressan, il loro giocatore simbolo, calcia un pallone con tutta la cattiveria necessaria, Abbiati intuisce la direzione ma non riesce ad arrivarci: è pareggio, è l’inizio della difficoltà rossonera e della furia bielorussa. Nel secondo tempo non c’è più niente da fare, il Milan si addormenta, Allegri toglie Aquilani per Seedorf che prende il posto di Nocerinho rispedendolo nella sua odiata destra campo riportandolo inesorabilmente a Nocerino, un’H in meno che trasforma un giocatore da campione a campionario. Robinho, inoltre, riesce a mangiarsi un gol fatto dopo aver messo in scena un’azione in solitaria che brucia tutti gli avversari compreso Gutor, arriva davanti alla porta quando ormai il grosso sembra fatto, invece, la rete, per lui, pare continuare a respingerlo e colpisce il palo. Sul finire del secondo tempo, quasi beffato, viene sostituito da Simone Andrea Ganz, una beffa rivolta non solo al brasiliano ma anche ad Allegri che forse adesso sta prendendo coscienza dell’errore commesso quando ha deciso di convocare solo 4 attaccanti per questa prima parte di Champions League. Da questo momento in poi non c’è più niente da fare se non difendersi, un allenamento certo per quella zona di campo che deve ancora migliorare per tornare alla supremazia della scorsa stagione ma che proprio contro il Bate Borisov non avrebbe dovuto mettersi in gioco.

Una considerazione pare assolutamente indispensabile, sicuramente amara ma d’obbligo: Bate Borisov-Barcellona 0-5. Può il Milan paragonarsi alla supremazia spagnola e sognare una finale proprio contro la squadra di Guardiola, Messi, David Villa, Puyol, Dani Alves, Fabregas… ?

Iniziare le partite con determinazione dovrebbe servire alla costruzione di qualcosa di buono, dovrebbe garantire più tempo per vincere non concedere più tempo agli avversari per reagire. Adesso quello che conta è prepararsi al meglio e continuare a credere in questo cammino in Champions appena iniziato, nel Campionato che, nonostante tutto, ha finalmente preso la piega giusta. Bisogna lottare e crederci, bisogna sperare che Cassano si riprenda davvero perché solo ora ci stiamo rendendo conto di quanto sia importante in campo, non solo per i gol e per gli assist ma anche perché, evidentemente, riesce a infondere sicurezza nei compagni dando quella gioia spensierata che li aiuta a vincere davvero.

Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

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