ROMA MILAN – La sfida fra Roma e Milan in programma domani sera all’Olimpico potrebbe essere occasione per Mauro Tassotti, vice allenatore rossonero, di scusarsi con Luis Enrique dopo la famosa gomitata ai Mondiali del 1994. Da allora il rossonero non ha ancora avuto modo di parlare di persona con l’asturiano: «Purtroppo è una cosa che è diventata parte integrante della mia carriera – dice a Il Corriere della Sera il secondo di Allegri – Ho fatto una stupidata… Una grossa stupidata di cui ero già pentito un minuto dopo. Sapevo che questa vicenda sarebbe uscita visto che ora lui allena la Roma. Ero pronto». Tassotti prosegue: «Nella carriera di un calciatore ci sono episodi fortunati ed episodi sfortunati. Non potrai mai sapere come andrà a finire un’entrata su un avversario. Di sicuro non c’era premeditazione, è stata una cosa istintiva. Cercavo di guadagnare una posizione in area, ricordo che il finale di quella partita era concitato, gli spagnoli volevano il pareggio a tutti i costi. Mi sono sentito tenere per la maglia e ho allargato il braccio. Credo di avere pagato per quel gesto. Mi dispiace per lui. So di avere fatto male a un collega in un contesto importante come un Mondiale». Tassotti tende la mano a Luis Enrique: «Ho cercato di chiarirmi con lui quella volta a Washington, non ricordo che anno fosse, ma era arrabbiato e alla fine non ce n’è stata la possibilità. Io lo capisco, è nel suo diritto non accettare le mie scuse. Le scusa domani sera? Se mi capiterà di incrociarlo, volentieri. Io sono disponibile a fare la pace, a chiedergli scusa. Sono sempre stato disponibile. Però posso comprendere che lui possa rifiutare la mia stretta di mano. Anche ora. Quello in torto sono io».
La redazione di Milanlive.it