CALCIOMERCATO MILAN – Anche Cassano così come Zlatan Ibrahimovic, annuncia l’addio al calcio giocato. Il fantasista barese, dopo una grande prova con la maglia della Nazionale, dichiara di essere ormai stanco del calcio: «E’ 13 anni che mi massacrano tutti, comunque ogni tanto qualche complimento, come quelli di stasera, fa bene. Io sono pagliaccio dalla nascita, non riesco a essere serio. Voglio restare in Nazionale fino ai Mondiali, penso di giocare ancora tre anni e mezzo al massimo e poi smetterò. Vorrei smettere a 33 anni quando sto ancora bene, non a 35-36 anni quando dovrei arrancare. Lascerò il calcio per sempre: tranne che giocare non so fare niente, dico al massimo qualche stronzata. Penserò alla famiglia. Se sono stressato? Sì, sono un po’ stanco, anche se il calcio è la cosa più bella al mondo. Ho vinto poco? Se Buffon ha vinto dieci volte più di me è perchè lo ha meritato. Io ho dato poco ed è giusto che abbia vinto poco. Se sono in debito per il mio il talento? Quello che ho fatto ho fatto, vorrei fare altri tre anni bene, sono stanco, ogni giorno diventa routine (la stessa parola usata da Ibra, ndr), l’abitudine mi stanca e di quello che faccio non vai bene niente». Un pensiero speciale per il ct Prandelli: «Se sono rigenerato devo ringraziare Prandelli (nessun accenno ad Allegri, ndr), mi ha aiutato in un momento di difficoltà prima della Spagna, mi è stato veramente vicino, mi ha detto che potevo fare bene, con lui ho un rapporto stupendo. Il pessimo rapporto con i giornalisti è colpa mia al 70 per cento, ma per l’altro 30 per cento è sempre colpa mia… Per i prossimi 10 anni comunque avrete un altro bel personaggio, Balotelli. Già, non riusciamo mai a giocare insieme, una notte ha la febbre lui, un’altra volta ce l’ho io».
La redazione di Milanlive.it