MILAN-CAGLIARI, LA FESTA ESPLODE – Una festa del genere non si vedeva da tanto tempo, i ragazzi sono assolutamente determinati nonostante abbiano già vinto, sanno quanto è importante questo spettacolo, vogliono godersi la vittoria fino alla fine, una vittoria che porterà ancora più in alto il nome di questi ragazzi, una vittoria che riempirà di fiducia il mondo rossonero anche per la stagione 2011-2012. Lo stadio esulta e i ragazzi giocano alla grande, proprio come il Milan ha saputo fare per tanti anni. Allegri opta subito per il cambio, esce Ambrosini ed entra Andrea Pirlo, questa festa è giusto ce riesca a viverla dall’interno anche lui. Qualche bella azione colora da subito il gioco, ancora nessuna conclusione ma si prospettano grandi cose anche per questo secondo tempo. Il Cagliari però reagisce, pressa e insiste sotto la porta dei rossoneri, qualche bella azione offensiva e un’altra grande parata di Abbiati e che si conferma agli occhi di tutti un portiere incredibile. Al 16’ esce Gattuso per lasciare posto a Flamini, Rino ha davvero messo tutto il cuore e tutte le energie possibili e, ora, spetta a Flamini che potrebbe stupirci proprio come in Brescia-Milan. Nel frattempo si scalda Pippo Inzaghi, era immaginabile che Allegri gli facesse questo regalo proprio il giorno della festa, tutti aspettavano con ansia il suo rientro, lo stadio esplode appena si alza dalla panchina e intanto i ragazzi continuano a pressare la difesa del Cagliari, alla ricerca di un’altra magnifica rete. Il gol del 4-1 era sui piedi di Robinho ma questa volta un Agazzi ben piantato sui piedi riesce a fermare la palla in modo sicuro tra le sue braccia e il sogno del sedicesimo gol in campionato sfuma, per ora. Al 32’ Robinho mette una palla perfetta per Pato che scarica su Seedorf ed è lui l’autore della rete del 4-1, a guardare la partita sembra che non sia davvero ancora finita. Con lo stadio in subbuglio, tra un “ohhhohhhohhh” generale e grida di gioia esce Pato, comunque non brillantissimo questa sera, per lasciare posto al grande Pippo Inzaghi. I ragazzi continuano ad attaccare, lo spettacolo continua e sono tutti in attesa del blitz del rientrato Inzaghi, già molto presente nel suo ruolo. Perdono qualche pallone in più rispetto all’inizio, non devono addormentarsi, lo stadio vuole il 5-1. L’arbitro decide per soli due minuti di recupero, c’era quasi da sperare fossero di più per dare a Inzaghi la possibilità di ricevere un pallone giocabile ma, in fondo, questa è solo festa e come tale va vissuta e guardata. Fischio finale, parte l’inno che ascolteremmo per ore perché “Con il Milan nel cuore” possiamo davvero camminare “accanto ai nostri eroi”.
Arianna Forni Direttore – www.milanlive.it