MILAN-CAGLIARI, LA FESTA CHE TUTTI ASPETTAVAMO – Una festa non può che avere senza un ingresso trionfale dei ragazzi rossoneri accompagnati da i loro bambini, una gioia immensa che va condivisa e assaporata fino all’ultimo. Questo giorno rimarrà nella storia, così come tutti gli altri grandissimi successi che il Club più titolato al mondo ha saputo collezionare in 112 anni di storia senza fine. Anche in questo 2011 hanno saputo imporsi con forza in un campionato davvero equilibrato ma che, per loro, è sempre stato a portata di mano. Sono primi in classifica dall’undicesima giornata, un primato che non è più stato intaccato, disturbato o messo in discussione. I ragazzi hanno fatto tanto, tantissimo, tanto da vincere il diciottesimo scudetto a due giornate dalla fine, un trionfo vero e proprio che scriverà la storia e sarà solo un punto di partenza per un futuro sempre più brillante. Nonostante la festa, però, la partita si deve giocare e di fronte e 80 mila persone i ragazzi non possono assolutamente fare brutta figura: “Dobbiamo giocare da grande Milan” aveva detto Massimiliano Allegri in conferenza stampa e, dopo un avvio non proprio decisissimo, i ragazzi hanno saputo trovare il giusto spazio e buoni movimenti di gioco. Subito un’azione partita da Seedorf e conclusa con Gattuso in area marcato strettamente e quindi impossibilitato a tirare; prosegue con Pato anche lui abbattuto al limite dell’area, Ciampi lascia correre e la partita riprende senza falli. Grande possesso palla dei rossoneri che, sebbene non siano schierati con la formazione migliore, riescono a mantenere la giusta presenza in campo. Subito altre grandi occasioni da gol per il Milan, soprattutto grazie alla ripartenza di Pato, atterrato in area dal portiere, Ciampi lascia correre anche in questa circostanza ma il rigore c’era eccome. Anche il Cagliari mostra buone reazioni, un paio di tiri in porta che non impensieriscono Abbiati ma fanno emergere le doti tecniche dell’ex squadra di Allegri. Al sedicesimo Abate riparte velocissimo, passa a Robinho che mette, in mezzo, un assist perfetto per Pato che colpisce di testa ma Agazzi para. Bellissimo il calcio d’angolo battuto da Seedorf che sotto la curva nord di San Siro è riuscito ad assaporare le urla di stima di tutto lo stadio. Anche Zambrotta cerca l’azione in solitaria, dribbla tre difensori ma aspetta troppo a calciare e il suo tiro viene deviato senza raggiungere lo specchio della porta. È davvero festa per tutti. Anche per Abate, altra azione meravigliosa ma Agazzi gli strappa la palla dai piedi prima che riesca a tirare veramente. I ragazzi rossoneri sono incredibili questa sera e con la nuova maglia sono ancora più belli! Al 22’ arriva una magnifica rete di Robinho, 1-0 e un grandissimo campione, poco valorizzato durante tutto l’anno segna il quattordicesimo gol in campionato. Siamo appena all’inizio del 24’ e con un’azione difficile da raccontare segna di testa Gennaro Gattuso, due gol in campionato, due giornate speciali che evocano momenti di gloria passata e anche futura. Pato sbaglia un altro gol solo davanti al portiere, calcia in modo troppo debole per impensierire Agazzi che para senza nessun problema. Il Milan continua ad attaccare e poco dopo grazie a un assist perfetto proprio di Pato per Robinho, il brasiliano che non segnava mai, mette in rete il gol del 3-0, quindicesimo gol in campionato. Questi 80 mila cuori rossoneri si meritano uno spettacolo meraviglioso come quello che stanno inscenando i ragazzi milanisti. Purtroppo al 38’ Cossu mette a segno il gol del 3-1, Abbiati si dispera qualche istante restando seduto a terra inerme, è il settimo gol che prende in questo ritorno di campionato; proprio non ci voleva ma la festa può e deve continuare. Fine primo tempo, e ora la festa continuerà.
Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it