MILAN, ROBINHO TORNA ALLA RIBALTA – L’assenza di Ibrahimovic, durante la sfida a San Siro contro la Sampdoria prevista per le 20.45 di sabato 16 aprile, metterà Allegri nelle condizioni, obbligate, di costruire una nuova offensiva vincente. I rossoneri possiedono una rosa di attaccanti “tra le tre più forti al mondo” dice Massimiliano Allegri, e questa dovrebbe essere una garanzia di buona riuscita anche in questa avversa circostanza. Anche lo stesso svedese ha ammesso: “Il Milan è forte e vincerà anche senza di me”, altra certezza che per la squadra significa fiducia in sé stessi e determinazione in campo. A questo punto, eliminata l’opzione Ibrahimovic restano Pato, Cassano, Boateng, Seedorf (possibile trequartista) e Robinho. Proprio quest’ultimo potrebbe essere la carta vincente da giocare già contro la squadra di Cavasin. Abbiamo parlato tanto del brasiliano, soprattutto raccontando gli errori e i gol mancati, in effetti quando si trova solo davanti alla porta rischia di farsi prendere da una sorta di ansia da prestazione sbagliando spesso clamorosamente lasciando tanto amaro in bocca e molta incredulità. Il centro della questione, però, non sono e non devono essere gli errori di Robinho ma le sue qualità tecniche: velocità, precisione, capacità di adattamento e di creare gioco di squadra. Molte azioni determinanti sono state dettate dal suo estro e dalla sua capacità di vedere più in là. Potrebbe essere fondamentale anche in questa prossima occasione, ce lo immaginiamo schierato come seconda punta accanto ad Alexandre Pato. Due giocatori giovani, resistenti e plasmabili su ogni situazione. Se riuscirà anche a sbloccare la mente potrebbe trasformarsi nel nuovo idolo rossonero; d’altra parte nel calcio è facile cadere negli sberleffi e un attimo dopo riemergere fino all’Olimpo dei grandi.
Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it