Il Milan funziona e solo la sorte ha contribuito all’uscita di scena dalla Coppa.

Un Milan così non ha rivali per lo scudetto. Pochi pensieri, buona classifica, difesa granitica, centrocampo rinforzato, attacco efficace. Ma non in Champions.
“Fermati sull’attacco: a Londra il gol non è arrivato non solo per la serata di Ibra, trasformatosi da bullo a chierichetto. Anche Pato e Robinho hanno sbagliato molto. Allegri ha perso la Champions in casa (grazie alle parate di Gomes), ieri il Milan ha mostrato un gioco apprezzabile, orgoglio. Seedorf, in un ruolo non suo, ha funzionato”.

Cosi risponde Gianni Mura sul sito della Repubblica stamattina, dopo le vicende champions del Milan e soprattutto dopo le critiche che sono piovute su Zlatan Ibrahimovic, per la sua poca confidenza in Europa col gol, deficenza che si può riscontrare a monte, già dai tempi di Juve, Inter e Barcellona.

In effetti l’altra sera nemmeno Pato e Robinho hanno funzionato al cento per cento, ma nelle dinamiche del Milan degli ultimi tempi, la ruota sta girando alla grande considerando che i reparti si compensano egregiamente e funzionano. Ha ragione Mura parlando della sfida d’andata persa, gara che è costata la qualificazione proprio per quella rete di Crouch nel finale, dopo che Gomes si era inventato delle parate su Yepes, stile funambolo.

E qui entra in campo la sorte beffarda, dato che lo stesso Gomes ha un gran feeling nel suo campionato con le papere, tante che ogni giornata che si rispetti, non si fa mai mancare qualche errorino. E fa nulla se questa scienza al  portiere brasiliano sia uscita contro il Milan, tanto ci sarà modo di sopperire a quest’amara uscita di scena anticipata.

Ora è tempo di campionato e anche Zlatan di sicuro tornerà a fare gol e per vincere e segnare in champions, ci sarà ancora tempo, forse un tempo non molto distante se lo stesso svedese continuerà la sua esperienza con la società di Via Turati anche nelle prossime stagioni.

Gennaro Manolio

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