CALCIOMERCATO MILAN PIRLO DINHO CESSIONE – Doppio enigma per Allegri. Due campioni come Ronaldinho e Pirlo non riescono a trovare più posto nel super- Milan che senza di loro ha inanellato ben cinque vittorie di fila. Fra le quali spiccano quelle nel derby e contro l’Auxerre che hanno rappresentato altrettante tappe fondamentali nella crescente e concreta stagione rossonera. Una «cinquina» che, però, non ha regalato altrettante soddisfazioni a due milanisti molto diversi fra loro. Discusso e discutibile lo spericolato, soprattutto fuori dal campo, Ronaldinho.Indiscusso e indiscutibile per quasi un decennio l’ex-interista, pregiato regista e protagonista di tutti i trionfi del terzo millennio berlusconiano.
DUBBIO DINHO – C’è attesa per capire oggi, in occasione della rifinitura, sempre che Allegri non mischi le carte come suo solito alla vigilia delle sfide ufficiali, se Ronaldinho riconquisterà finalmente il posto da titolare. Sarà stato sufficiente il primo splendido gol stagionale, segnato allo scadere della sfida contro l’Auxerre, che ha messo il sigillo sulla qualificazione agli ottavi di finale a convincere Allegri? Ronaldinho, in realtà, spera di poter trovare spazio domani pomeriggio a «Marassi » al posto di uno fra Seedorf e Robinho. Anche perchè entrambi hanno fatto un gran correre proprio nelle ultime cinque gare nelle quali l’olandese è sempre stato titolare, mentre il brasiliano ha iniziato in panchina solo la sfida contro il Palermo.
PIRLO COME STA? – Il quesito è legittimo anche perchè il regista ieri si è allenato ancora a parte a causa del solito problema alla coscia destra. La stessa che gli ha impedito di essere titolare contro la Fiorentina (sabato scorso), anche se Allegri l’ha comunque portato con sè in panchina. Una precauzione forse eccessiva perchè il mercoledì precedente Pirlo aveva disputato il secondo tempo dell’amichevole azzurra a Klagenfurt contro la Romania. Tornando a Milanello con il risentimento muscolare che, però, lo stesso giocatore aveva confidato non gli avrebbe impedito di scendere in campo contro i viola. Il primo segnale che il Milan di Allegri potesse anche non essere Pirlo-dipendente si era avuto in occasione del derby, quando il tecnico lo utilizzò solo all’inizio del secondo tempo per sostituire l’ammonito ( e a forte rischio espulsione) Gattuso. Il contratto di Pirlo con il Milan è in scadenza e non è da escludere un clamoroso colpo di scena: Pirlo, attualmente gratificato da un ingaggio di circa 6 milioni di euro, potrebbe anche decidere di andare a completare la sua carriera con un’esperienza all’estero se il rinnovo proposto dal Milan non deve essere economicamente adeguato. Va aggiunto, che a domanda precisa sull’importanza del regista nel Milan, Allegri aveva risposto il giorno dopo il derby: «Pirlo è fondamentale».
AMBROSINI – Anche il capitano, in un’intervista a Sky, ha confidato, a proposito di Pirlo, che « quella dei tre mediani incontristi è una soluzione che in questo momento sta dando dei risultati, ma può non essere quella definitiva, anzi. Aspettiamo torni disponibile un giocatore come Pirlo, che per noi è fondamentale » . Ambrosini ha messo in guardia il Milan dalla Ibra- dipendenza: «Non dobbiamo pensare che sia sempre e solo lui a dover risolvere le partite. Per metterlo in condizione di segnare anche tutta la squadra deve fare un buon lavoro» . Al Milan c’è una voglia matta di scudetto: «E’ da troppo tempo che non lo vinciamo. Siamo partiti bene e questo può darti una motivazione in più per credere di poter arrivare vincitore alla fine. E’ ora di riconquistarlo, qui al Milan lo desideriamo tantissimo ».
Fonte: Corriere dello Sport