MILAN-UDINESE 1-1 – Una partita diversa, nuova da tanti punti di vista. Un Milan sceso in campo con il cuore, con le motivazioni, la grinta e le capacità tecniche e fisiche per lottare contro un’Udinese veloce e preparata. Il primo gol di Di Natale è stata una svista, un errore dei ragazzi rossoneri, una papera di Abbiati che avrebbe potuto agguantare quel pallone senza farselo scivolare tra le mani come una saponetta bagnata. Non importa. Il Milan ha lottato, un grande possesso palla e soprattutto tanto movimento. Il problema principale si è riscontrato nel centrocampo con un’intesa non proprio perfetta tra Aquilani e Nocerino, sempre uno addosso all’altro, quasi a intralciarsi invece di darsi una mano. Un aspetto, questo, che dovrà essere considerato, valutato e perfezionato durante i prossimi allenamenti. Ottima la prestazione di Antonio Cassano che, contro l’Udinese, non si è risparmiato esattamente come Clarence Seedorf che, dopo una partita deludente contro il Napoli, ha ritrovato se stesso e la sua tecnica sopraffina. Allegri si è fidato del ragazzino, del Faraone di soli 19 anni; è entrato in campo carichissimo, acclamato da tutti i tifosi che fino a poco prima non si sono risparmiati fischi di protesta verso il loro grande Milan che non riusciva a trovare la porta. El Shaarawy ha trovato equilibrio e dinamicità fin dai primi minuti di gioco, sapeva di dover fare bene anche perchè stava scendendo in campo al posto di un altro grande: Pato, uscito per infortunio, forse un problema al polpaccio destro. Qualche bella azione, tanti movimenti interessanti e poi il gol del pareggio, il gol che ha salvato la partita l’ha segnato proprio lui: un ragazzino che si erge ad eroe. Un eroe dei giorni nostri, un piccolo campioncino. Si è galvanizzato trovando il coraggio di agire, di muoversi e di prendere iniziativa, forse troppa ergendosi non più a eroe ma a solista con qualche tiro in porta dalla distanza senza considerare i passaggi più facili e diretti verso compagni liberi di tirare. Non importa tutto questo, conta solo il numero di azioni meravigliose che il Milan ha saputo portare il campo, contano i tiri di Emanuelson, gli assist perfetti di Cassano e qualche guizzo interessante di Nocerino che, senza l’intralcio Aquilani, ha trovato spazio per azioni personali e per aiutare la squadra. Abbiati si è redento, dopo la papera artefice del primo gol, con qualche parata spettacolare. Bellissima partita, bel gioco, nonostante il numero di infortunati invece di diminuire stia aumentando Allegri ha saputo trovare l’equilibrio per tornare grandi e lo stanno facendo a tutti gli effetti.
Paragonare il Milan all’Inter, in questo momento, nonostante qualcuno ci abbia provato, pare del tutto fuori luogo.
Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it