Milan: i rossoneri salutano la Champions ma la difesa rimane imperforabile

L'andatura di Ibra è significativa dello stato d'animo di una squadra che ha lottato ma non è stata ripagata dal risultato

MILAN, I ROSSONERI DICONO ADDIO ALLA CHAMPIONS, ORA SI PENSA AL CAMPIONATO – Non è riuscita l’impresa al Milan al White Heart Lane contro un Tottenham forte dell’1-0 di S.Siro. Alla fine torna a casa la squadra tecnicamente migliore, che nel complessivo delle due gare ha controllato e gestito più a lunga la partita. Il calcio però è questo, ma Allegri può trovare lo stesso motivi per sorridere: contro gli Spurs infatti i rossoneri non hanno subito nessun tiro in porta, respingendo efficacemente tutte le trame offensive dei vari Van der Vaart, Crouch, Lennon e nella ripresa anche del temutissimo Bale. Una solidità difensiva che non è servita ovviamente ad evitare l’eliminazione visto che nella serata di ieri più che essere bravi dietro serviva incidere maggiormente in attacco. Non è un dato casuale però che Abbiati nelle ultime tre partite disputate, nello specifico contro Napoli, Juventus e, appunto Tottenham abbia lottato soprattutto con il freddo, non dovendo mai intervenire in maniera importante. I 90’ minuti di Londra costringono il Milan a dover abbandonare una competizione tanto amata, per la terza volta consecutiva agli ottavi di finale. La squadra di Allegri però si sta ancora formando, dopo il mercato estivo e quello invernale (fra l’altro i vari Van Bommel, Cassano ed Emanuelson non potevano scendere in campo nella massima manifestazione europea) e lo stesso allenatore livornese ha bisogno di tempo per adattare il suo gioco alla Champions, ma anche per capire come vanno gestiti nel miglior modo possibile i momenti chiave delle partite, visto che le qualificazioni passano per 180’ o anche di più. Adesso gli obbiettivi diventano due con attenzione quasi massimale al Campionato, ma con un occhio interessato anche alla Coppa Italia che proprio sotto la gestione Allegri è diventato un traguardo significativo. Energie fisiche e concentrazione quindi rivolte esclusivamente per raggiungere il massimo in queste due competizioni, potendo contare su una fase difensiva da Oscar.

Pierluigi Cascianelli – www.milanlive.it

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